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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

'Spedizione punitiva' contro un dirigente d'azienda, calci e pugni in strada: individuato foggiano (si cerca il complice)

Brutale aggressione in strada, a Mantova. La Digos ha individuato un 28enne foggiano, mentre sono in corso le indagini per risalire ai due complici

E’ un foggiano di 28 anni l’uomo identificato dalla Digos di Mantova come uno dei autori della ‘spedizione punitiva’ attuata in danno di un dirigente di una importante azienda con unità produttiva a Suzzara, raggiunto alle spalle e aggredito mentre faceva rientro a Mantova, presso la propria abitazione.

Il fatto, come riporta AdnKronos, risale alla sera dello scorso 13 novembre, quando la vittima, dopo aver parcheggiato l'automobile in strada, è stata raggiunta alle spalle da due persone incappucciate che, senza dire parola e senza cercare di rapinarlo, lo hanno aggredito colpendolo ripetutamente con pugni al volto, facendolo cadere a terra per poi proseguire nell'aggressione con calci in varie parti del corpo.

Una volta terminata la brutale aggressione, i due sono fuggiti a bordo di un’autovettura di grossa cilindrata. E’ proprio dalla targa dell’auto - una BMW X 5 scura risultata noleggiata dal foggiano - che i poliziotti sono risaliti ad uno dei presunti aggressori. Gli investigatori hanno ricondotto l’accaduto all'ambiente di lavoro della vittima, responsabile della gestione delle ditte esterne che forniscono materiali e servizi a favore dell'impresa. E proprio nel contesto di tali rapporti, alla luce di quanto sin dal principio era emerso dalle indagini, si poteva trovare conferma all'ipotesi secondo cui la violenta aggressione fosse stata ideata e realizzata quale ritorsione nei confronti del dirigente a causa del suo operato.

A riprova della teoria della polizia, il 28enne è risultato titolare di una ditta che fornisce beni e servizi alla azienda sotto il controllo e la verifica della vittima. Per l’uomo, quindi, il gip del Tribunale di Mantova, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso una ordinanza cautelare nei confronti dell'indagato per i reati di lesioni personali in concorso con altri, aggravate dalla premeditazione e dall'aver agito con crudeltà per motivi abietti, che dispone il divieto di avvicinamento alla persona offesa nei luoghi abitualmente frequentati da quest'ultima (residenza, domicilio e dimora, attuali e futuri) ed al luogo di lavoro e, comunque di mantenersi, in ogni luogo, ad una distanza pari almeno a 200 metri, prescrivendo, altresì, di non comunicare mediante qualsiasi mezzo con la vittima. Sono attualmente in corso ulteriori indagini per individuare i complici.

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