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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Il 2013 tutto d’un fiato: dagli arresti di 'Romanzo Criminale' alla svolta nell'omicidio Radatti

Un 2013 ricco di fatti di cronaca e spunti di riflessione. A tenere banco il 'Caso Puzza' e gli incendi al mercato di viale Pinto. Ma anche l'emergenza maltempo, la rivolta dei Forconi, il caso Baldassarre e la morte di Matteo Amoruso

Se il 2012 è stato l'anno delle bombe e dell’emergenza rifiuti, con quelle terribili “cartoline natalizie” fatte di cumuli di immondizia accatastati agli angoli delle strade, quello ormai agli sgoccioli sarà ricordato soprattutto come l'anno degli incendi al mercato di viale Pinto, degli omicidi Stefanelli e Radatti, dell'emergenza maltempo e degli arresti nell'operazione 'Romanzo Criminale'.

Dodici mesi che non hanno dato tregua agli investigatori di casa nostra: dodici mesi di rapine, estorsioni, agguati, attentati, scippi, assalti a portavalori e furti, ma anche di tragedie e incidenti stradali. “Emergenza” - come violenza e deriva morale - è quella venuta a galla in tutta la sua disarmante freddezza e crudeltà nell’operazione 'Romanzo Criminale' ma anche “emergenza” - come disperazione e deriva socio-economica - dimostrata in provincia, come nel resto d’Italia, con la rivolta di dicembre dei Forconi.

Ma l'anno che volge al termine ha messo a dura prova i foggiani, ancora in attesa di poter rivedere aperte le porte del Teatro Giordano e di poter spiccare il volo con la riapertura del Gino Lisa. Un anno che ha offerto, nel complesso, innumerevoli notizie, spunti di riflessioni, polemiche e qualche primato (pochi in verità, e non sempre positivi) da raccontare.

ROMANZO CRIMINALE | Era il mese di febbraio quando le indagini della polizia fecero luce su una crudele realtà manfredoniana, rimettendo al proprio posto ogni tassello di una lunga scia di sangue che nell'estate 2012 ha attraversato la città del Golfo. Nel blitz 'Romanzo Criminale' vennero coinvolti sette ragazzi, due dei quali ancora minorenni, legati ad una figura carismatica ma di segno negativo, capace di “fare squadra” arruolando ragazzi giovanissimi, molti dei quali incensurati e di buona famiglia.

Manfredonia: foto operazione "Romanzo Criminale"

Si tratta del 30enne Francesco Giannella, presunto motore immobile di un gruppo di ragazzi “malati di malavita” a vario titolo coinvolti in più fatti di sangue: dal duplice omicidio di Francesco Castriotta e Antonio Balsamo a quello di Matteo Di Bari, passando per la vicenda straziante di Cosimo Salvemini, il giovane cameriere 21enne, prima scomparso e poi trovato cadavere, mesi dopo, sepolto in un terreno nei pressi dell’aeroporto militare di Amendola. Quattro efferati omicidi registrati nel giro di pochi

INCENDI MERCATO VIALE PINTO | L’eccesso, se così si può definire, ha fatto capolino anche tra le bancarelle di Campagna Amica della Coldiretti, al mercato rionale di Viale Pinto. Innumerevoli i roghi che nei mesi di giugno e di luglio sono stati spenti dai vigili del fuoco, anche più di uno nella stessa notte. Giorno dopo giorno, le fiamme hanno incenerito la merce e distrutto le strutture mercatali. Fino a cancellare, di fatto, la presenza di Coldiretti in quell’area. La promessa di ricostruirla secondo un nuovo progetto, probabilmente in muratura, non è servita però a cancellare la vergogna di quella lunga serie di atti intimidatori.

FOTO | Incendi viale Pinto: sopralluogo istituzioni al mercato

FOTO | Foggia: incendio mercato via Luigi Pinto 3 luglio 2013

FOTO | Incendio mercato via Luigi Pinto 25 giugno 2013

CASO PUZZA | Puntuale come ogni estate, alla ribalta delle cronache locali è tornato anche il 'Caso Puzza', che ha creato enormi disagi e non pochi malumori tra i cittadini foggiani. Ancora una volta, a tenere banco, è stato il persistente odore sgradevole che ha attraversato il capoluogo dauno e provocato un clima di rassegnazione tra gli abitanti dei quartieri interessati.

Gli stessi che in più riprese hanno denunciato e portato all’attenzione dell’opinione pubblica la vicenda, senza però ottenere soddisfacenti riscontri. Tante le iniziative messe in campo (come la raccolta firme promossa dagli attivisti del M5S) e le rassicurazioni, giunte sia dal mondo politico, che dai "tecnici" di Arpa e Asl, che hanno messo in campo una vera e propria task force per risalire alla natura e quindi alla causa del tanfo. Al momento senza riscontri certi.

OMICIDIO STEFANELLI | Tutto ciò mentre in una caldissima giornata di luglio, in un clima di calma apparente, poco prima dell’ora di pranzo del 19, tre le mura di un appartamento al settimo piano di una palazzina di via della Repubblica, si consumava una tragedia tutta familiare: un padre sparava e uccideva il figlio con un fucile da caccia calibro 12.

Omicidio maturato dopo una lunga serie di dissidi e diverbi tra i due, scoppiati per vicende personali e lavorative, che hanno portato Luigi Stefanelli - 68enne incensurato descritto come una brava persona e un grande lavoratore - a compiere il gesto inconsulto. Ad avvertire la polizia è stato l'omicida e padre di Roberto Stefanelli, la vittima, 33enne foggiano e ultimo di tre figli.

FOTO | Foggia, omicidio in via della Repubblica: padre uccide figlio

DUPLICE OMICIDIO PADULA | Ma non è stato questo l’unico fatto di sangue che ha macchiato l’estate 2013. Nel pomeriggio del 22 agosto una pioggia di colpi di arma da fuoco sorprendevano Michele e Giuseppe Padula, rispettivamente nipote e zio di 28 e 47 anni, con il primo che moriva sul colpo, mentre l’altro smetteva di respirare poche ore dopo essere stato trasportato in condizioni disperate all’ospedale Masselli Mascia di San Severo.

I killer sorpresero le due vittime mentre erano in auto, sulla provinciale che da Apricena conduce a San Paolo di Civitate. Il più grande dei due, Giuseppe, era stato condannato in primo grado all'ergastolo (insieme al fratello Vincenzo, poi assolti in appello) per il duplice omicidio di Michele Russo, di 59 anni e di suo figlio Matteo di 27.

I Russo scomparvero il 2 novembre 2001, vittime di lupara bianca. I loro resti furono trovati casualmente otto anni dopo, portati alla luce dalle viscere della grava Zazzano a San Marco in Lamis, da un gruppo di speleologi. A poche ore dall'agguato mortale, intanto, il legale della famiglia Russo annunciò la totale estraneità dei suoi assistiti rispetto alla vicenda.

BOATO SUPERSONICO | Incredulità e migliaia di visite sul nostro portale sono state le conseguenze di un insolito “boato” che lo scorso settembre ha scosso l’intera Capitanata. Un rumore fortissimo che ha scatenato il panico in tutta la provincia, dal Gargano ai Monti Dauni, passando per il Tavoliere, quando intorno alle 15.50 i cittadini rimasero senza fiato per via di quel rumore simile a quello di un’esplosione.

Poche ore dopo si scoprì che il boato supersonico che aveva fatto tremare finestre e abitazioni e scattare allarmi di auto ed esercizi commerciali, era stato provocato da un aereo dell’aeronautica militare – nello specifico un Eurofighter in dotazione al 36° Stormo di Gioia del Colle, che ha “rotto” il muro del suono superandone la velocità.

MORTE MATTEO AMORUSO | Ma l'anno ormai agli sgoccioli, non è stato semplice nemmeno per i tifosi del Foggia Calcio, nonostante il passaggio della compagine di Padalino in C2 e il momentaneo terzo posto in classifica. Il 2013, infatti, lega al suo braccio la fascia nera per la morte, drammatica e prematura, dell’ultras Matteo Amoruso, vittima di un tragico sinistro stradale avvenuto l’8 novembre in via Fortore a San Severo.

L’uomo, un vigilantes della Security Black è stato vittima di uno scontro che ha visto coinvolti il blindato della ditta e un autotreno. In tanti lo hanno ricordato in uno stadio Zaccheria gremito di sciarpe e bandiere, per il suo passato al servizio della tifoseria foggiana: Matteo Amoruso, infatti, era stato uno dei capi storici del Regime Rossonero.

DASPO BALDASSARRE | Meno di un mese prima, invece, a ottobre, un’altra bufera si era abbattuta su un altro celebre tifoso rossonero. Si tratta di Peppino Baldassarre, medico, opinionista sportivo e giornalista colpito da un Daspo (Divieto di accesso alle manifestazioni sportive) della durata di cinque anni  per una frase (“alla Catalano”, si giustificò nei giorni seguenti) pronunciata allo stadio il 6 ottobre, nel minuto di raccoglimento di Foggia-Martina in memoria delle vittime di Lampedusa. Baldassarre si era espresso così: “Fossero rimasti a casa sarebbero ancora vivi”.

Il caso aveva suscitato profonda indignazione da parte del gruppo consiliare di Sel, del vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia, Natale Labia (che aveva assicurato che sarebbe stato oggetto di un esposto) e anche dell’Assostampa e Ussi Puglia, che in una nota congiunta avevano manifestato “indignazione per la qualunquistica spudoratezza con cui il soggetto ha manifestato la sua libera opinione, giustificandola poi come una “battuta alla Catalano”.

INCIDENTE TORRE DI LAMA | Con l’avvento dell’autunno e con la riapertura delle scuole tornava alla ribalta anche il tema della sicurezza nell’edilizia e servizi agli studenti. Il caso scatenante per una nuova – l’ennesima – protesta, fu l’incidente che ha visto coinvolto un autobus di studenti dell’istituto Alberghiero.

Sulla provinciale che collega San Marco in Lamis al capoluogo, davanti all'istituto alberghiero 'Einaudi' di Arpinova in località Torre di Lama, un mezzo dell’Ataf, che trasportava una sessantina di alunni della scuola, si scontrava con una macchina proveniente dal comune garganico. Diversi i feriti e i contusi poi medicati e trasportati al Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti. Fu dura la reazione e numerosi i commenti degli studenti, che pochi giorni dopo l'accaduto scesero in piazza al grido: “Ma ci volete vedere morti?"

FOTO | Incidente autobus alberghiero: la protesta degli studenti

FOTO | Autobus con alunni alberghiero si scontra con vettura ad Arpinova

EMERGENZA MALTEMPO | Ma dopo un autunno lungo e tutto sommato piacevole, almeno sotto il profilo climatico, l’inverno faceva il suo ingresso a gamba tesa, sorprendendo ancora una volta una realtà impreparata a fronteggiare repentini cambi climatici e impreviste parentesi di piogge violente e continue.

Tre giorni di piogge torrenziali hanno messo letteralmente in ginocchio l’intera provincia di Foggia. Dai Monti Dauni al Gargano, passando per il Tavoliere, ogni Comune ha ceduto il passo alle raffiche di vento e alle violenti piogge, dimostrando tutta la debolezza e, in alcuni casi, la precarietà del sistema viario.

Panni, danni provocati dal maltempo: foto 'Nel cuore di Panni'

In quei giorni strade e città sono state letteralmente sommerse dall’acqua piovana, che ha trasportato fango e detriti, rendendo impraticabili gran parte delle arterie provinciali. Numerosi gli automobilisti tratti in salvo dai vigili del fuoco e dagli operatori della protezione civile, soprattutto sulla Sp 125 tra Castelluccio Valmaggiore e Faeto.

Maltempo a Panni, frane e allagamenti 2 dicembre 2013: foto 'Panni nel cuore'

Salvato, invece, dai carabinieri, un uomo che rischiava di annegare sulla strada per Borgo Incoronata, dopo che il furgone sul quale viaggiava è stato sommerso dall’acqua. Sempre per evitare ulteriori rischi e pericoli, si rese necessario chiudere alcune strade provinciali, soprattutto quelle in prossimità della Valle del Celone il cui livello d’acqua era stato monitorato per diversi giorni.

Maltempo a Rignano Garganico: foto di Giovanni Iannacci

DERAGLIAMENTO TRENO | L’ondata di maltempo, che ha visto in Panni il comune più colpito, ha provocato, la sera del primo dicembre, il deragliamento di un treno della linea ferroviaria Foggia-Potenza, nei pressi della stazione di Cervaro, a pochi chilometri dal capoluogo dauno.

Maltempo, deraglia treno Foggia-Potenza: foto incidente ferroviario

Delle quattro persone che erano a bordo, ad avere la peggio sono stati il macchinista e il capotreno, soccorsi e ricoverati agli Ospedali Riuniti  in gravi condizioni. Solo qualche contusione, invece, rimediarono gli unici due passeggeri.

OMICIDIO RADATTI | Il 2013 sarà ricordato anche per gli arresti illustri e i blitz antidroga, per la stretta delle forze dell'ordine alla criminalità organizzata e per la svolta nelle indagini dell'omicidio Radatti, il 57enne di Apricena - ma originario di San Marco in Lamis - ucciso con 87 coltellate e trovato senza vita nella sua Fiat Punto in una stradina di campagna a Poggio Imperiale.

Ad ucciderlo, per i carabinieri, sarebbe stata l'amante: Anna Maria Lombardi. Rintracciata e fermata dai militari dell'Arma, ad incastrare la 42enne della città del marmo e della pietra, c'è un video che la ritrae sfilarsi e gettare nell'erba i guanti utilizzati durante l'accoltellamento.

FOTO | Omicidio tra Apricena e Poggio Imperiale: ucciso Angelo Radatti

LA RIVOLTA DEI FORCONI | L'ultimo mese dell'anno sarà ricordato come quello della rivolta dei Forconi, che sulla Statale 16 e soprattutto a Cerignola, ha generato non poche polemiche sulle modalità messe in atto dagli attivisti, che al Green Park si sono distinti per aver minacciato e costretto alcuni camionisti ad unirsi alla protesta. Ad avere la peggio, nella città ofantina, è stato il supermercato GM, oggetto di una bomba carta dopo due giorni di chiusura forzata.

Forconi, rivolta dei tir in provincia di Foggia: le foto

FOTO | Cerignola: sciopero Forconi 10 dicembre 2013

L'OMICIDIO PETRACCA | A due giorni dal nuovo anno, quando ormai sembrava archiviata la pratica 2013, al quartiere Ordona Sud di Foggia, Antonio Petracca veniva ucciso davanti a un circolo privato di via Silvestri. Il killer, sceso da un'auto di grossa cilindrata, scaricava contro la vittima una serie di colpi d'arma da fuoco e con tutta calma si allontanava facendo perdere le proprie tracce.

FOTO | Foggia, omicidio via Silvestri: ucciso Antonio Petracca (ph. R. D'AGOSTINO)

Il 2013 non poteva però che chiudersi con una notizia speciale, all'insegna del coraggio e della solidarietà, della vita e del valore umano. Del piacere di sentirsi uniti e vicini nel momento del bisogno. E' la storia di Angelo, il bambino che sul ciglio della strada dove rischiava di nascere al "freddo e al gelo", ha trovato un altro angelo custode, che ha avuto la prontezza di soccorrere e trasportare in ospedale la madre incinta e dolorante, dando così colore e forma a un Natale difficile, triste e spento.

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