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Cronaca Manfredonia

Pugno duro dopo l'ennesima rissa nella baraccopoli di Borgo Mezzanone: espulsioni e diffide

Fermo restando il procedimento penale per rissa aggravata che li vedrà "alla sbarra", l'ivoriano è stato accompagnato al C.I.E. di Bari da dove verrà rimpatriato, mentre gli altri due si sono visti notificare un provvedimento di ritorno nei comuni di Foggia e di Manfredonia

Nel pomeriggio di sabato scorso, la baraccopoli che costeggia la vecchia pista dell'ex aeroporto militare di Borgo Mezzanone è stata teatro dell'ennesima rissa tra extracomunitari. Il fatto si è saputo solo quando tre dei responsabili si sono presentati, malconci, al vicino C.A.R.A. chiedendo di poter essere soccorsi, in quanto vi avevano riportato ferite e lesioni varie.

Il personale del centro di accoglienza, dopo aver prestato le prime cure e aver fatto intervenire il 118, ha così potuto avvisare i carabinieri di quanto era accaduto, mettendoli quindi nella condizione di poter verificare l'accaduto e le conseguenti responsabilità. I militari delle Compagnie Carabinieri di Foggia e Manfredonia, subito intervenuti per gli accertamenti, con non poche difficoltà, anche a causa dell'omertà che regna in quel particolare ambiente, sono comunque riusciti a risalire al coinvolgimento dei tre feriti, nel frattempo fatti trasportare agli Ospedali Riuniti di Foggia, nella lite, probabilmente riconducibile a dissidi legati alle diverse provenienze dei soggetti presenti.

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Sono quindi stati identificati con certezza, anche grazie ai riscontri dattiloscopici, i tre indagati, un senegalese, cl. '95, ed un ivoriano, cl. '90, entrambi in possesso di permessi di soggiorno ormai scaduti, ed un gambiano, cl. '90, con un permesso di soggiorno ancora in corso di validità, che, dopo le prime cure ricevute dal Pronto Soccorso, sono stati ricoverati tra i Reparti di Ortopedia e Neurochirurgia, e qui piantonati dai carabinieri in attesa delle verifiche sulla legittimità della loro presenza sul territorio nazionale. Vista la gravità dell'episodio, infatti, Comando Provinciale dei Carabinieri, Questura, Procura della Repubblica e Prefettura si sono immediatamente attivate di concerto, nonostante il fine settimana ormai avviato, per dare una risposta a tale violenza che coniugasse l'efficacia con la legittimità e le tempestività.

La concretezza del risultato di tutto questo sinergico lavoro ha poi dovuto attendere solamente le dimissioni dal luogo di cura dei tre correi. Fermo restando il procedimento penale per rissa aggravata che li vedrà "alla sbarra", grazie alla celerità della Procura della Repubblica di Foggia nell'emettere il necessario "nulla osta" già martedi scorso, alla sua dimissione dall'ospedale, l'ivoriano è stato accompagnato al C.I.E. di Bari, da dove verrà rimpatriato, mentre gli altri due si sono visti notificare un provvedimento di ritorno nei comuni di Foggia e di Manfredonia. Le già sottolineate efficacia e celerità così dimostrate dalla "squadra Stato" possono essere non solo motivo di maggiore sicurezza per la popolazione, ma soprattutto un importante monito per chi, privo dei requisiti per rimanervi, intendesse ignorare le leggi del nostro Paese.

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