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Cronaca

Emergenza rifiuti: i lavoratori Sia intimiditi interrompono la raccolta

La decisione dopo un incontro con gli ex lavoratori di Amica e Dauniambiente. Intanto giungono a sostegno la Sieco di Vieste, la Scaf di Foggia e la Protezione Civile

Nel giorno in cui l’Unità di Crisi riesce a correre ai ripari incassando la disponibilità di altre due società (Scaf di Foggia e Sieco di Vieste) e la discesa in campo della Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza ambientale prima che la situazione in città diventi esplosiva con l’avvicinarsi della domenica e delle festività, si consuma l’ennesimo colpo di scena. I lavoratori di Sia nel pomeriggio hanno lasciato side loaders e ruspe e se ne sono tornati a Cerignola. Troppo infuocato il clima per restare. Gli ex dipendenti di Amica e Dauniambiente da ieri reclamano gli stipendi; proteste proseguite questa mattina sotto il Comune fino a quando nel pomeriggio, avvicinati i lavoratori di Sia ed Ase intenti a ripulire alcune zone della città, avrebbero “consigliato” loro di andarsene. L’assessore alla Pubblica Sicurezza, Franco Arcuri, che monitora costantemente il “fronte”, sarebbe stato subito informato dell’accaduto. “Hanno solidarizzato con i colleghi di Amica e Dauniambiente e sono andati via” minimizza, “non abbiamo notizie di aggressioni o danneggiamenti ai mezzi”. Secondo fonti interne, tuttavia, fortissime sarebbero state le pressioni nei confronti dei lavoratori di Manfredonia e Cerignola; questi ultimi, annusata la “mala parata”, hanno abbandonato il campo. Prefettura e Questura sarebbero state informate dell’accaduto. C’è da dire, ad onor del vero, che il Comune di Foggia ha già versato alla curatela fallimentare 1,7 milioni di euro circa (500mila con un primo bonifico ad inizio settimana, 1,2 milioni proprio ieri), mancano all’appello ancora 1milione di euro circa (2,7 milioni il trasferimento in capo al Comune per il mese di dicembre). Ma ai lavoratori non è stato accreditato ancora nulla sui conti. Da qui l’esasperazione, alla vigilia di Natale. Reclamano le spettanze dei 15 giorni lavorati a dicembre e i ratei di 13esima e 14 esima (alcuni prendono anche la 14esima mensilità). Subito dopo l’accaduto, la raccolta dei rifiuti in città (ci sarebbero almeno 800 tonnellate da smaltire) si è bloccata. Da Palazzo di Città fanno sapere che si riprenderà col turno notturno,  che dovrebbe garantire la Sieco di Vieste. Ma ovvio che senza il supporto di Sia ed Ase si viaggerà molto a rilento, troppo. La città ha estremo bisogno di un piano straordinario di pulizia. I sacchetti ormai invadono gli angoli delle strade rendendo impossibile finanche svoltare con le auto. E monta la protesta della cittadinanza, indignata di fronte allo scenario indecoroso di questi giorni, che stride con lo scintillio delle luminarie di Natale. 

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