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Cronaca

Via San Severo, 44 famiglie nel degrado. Il Cobas nazionale contro Landella: "Qui hai preso solo voti, la battaglia è iniziata"

Durissima la nota stampa del SI Cobas nazionale all’esito dell’ennesimo, infruttuoso, tavolo sull’emergenza abitativa ieri in Prefettura. "Il percorso di lotta si prevede lungo e tortuoso. La vera battaglia è appena iniziata."

Durissima la nota stampa del SI Cobas nazionale all’esito dell’ennesimo, infruttuoso, tavolo sull’emergenza abitativa ieri in Prefettura. “A Foggia – scrive il sindacato- 44 nuclei familiari vivono da 13 anni nei containers in Via San Severo, a metterceli  è stata proprio l'Amministrazione Comunale che, a suo dire, non avendo altre soluzioni, ha pensato bene di realizzare un campo recintato nella zona periferica della città, attaccato ad un inceneritore. Attualmente questi containers sono infestati da blatte, topi e serpenti. Quindi, oltre all'emergenza abitativa, si aggiunge quella igienico- sanitaria. L'unico intervento finora avuto dal Comune è stata la disinfestazione dei luoghi abitativi, mentre a turno vengono  ospitati in hotel per  2 giorni, giusto il tempo dell' intervento, per poi rientrare a respirare i veleni rilasciati dalla disinfestazione, che procurano malori alle vie respiratorie ed effetti allergici, gli stessi subiti da  un neonato di pochi giorni, finito al pronto soccorso”.

“Dopo anni di silenzio, gli abitanti dei containers di San Severo riescono finalmente a far riaccendere i riflettori sulla loro vertenza, ottenendo un focus da parte della stampa, opinione pubblica e le Istituzioni locali e regionali. Durante l'assemblea svoltasi nel pomeriggio del 30 Luglio tra gli abitanti di Via San Severo ed il SI Cobas,  si evinceva, ascoltandoli, un clima di ottimismo e di aspettative alte verso le Istituzioni, e verso soprattutto quel Tavolo Tecnico in Prefettura convocato dai Vertici e che si sarebbe consumato da lì a poco, proprio nella mattinata del 31.

Durante l'incontro in Prefettura, al quale hanno impedito al SI Cobas e ai diretti interessati di presenziare, si è mantenuto un Presidio all'esterno del Palazzo del Governo.  Al termine, il Sindaco ha esposto il suo misero responso: le soluzioni sono due, entrambe a medio/ lungo termine, e non garantiscono  risposte per tutte le 44 famiglie. La prima è un progetto di Social Housing con una tempistica dai 2 ai 3 anni; la seconda sarebbe invece un Bando /Manifestazione di interesse aperto ai privati, in cui si esprime la volontà da parte del Comune di acquistare a prezzi di mercato gli alloggi, per poi assegnarli a questi nuclei in emergenza abitativa. Dunque, anche qualora partissero presto dei controlli a tappeto al fine di verificarne i requisiti e tentare di selezionare e ridurre i casi di emergenza (così come auspicato dal sindaco), questa soluzione non garantirebbe mai tutto il fabbisogno censito.

Ovviamente entrambe le soluzioni richiedono ancora tempo. Nel frattempo il Sindaco Landella continuerebbe a gestire l'emergenza utilizzando gli stessi interventi atti fino ad oggi, ovver, la disinfestazione, allo scopo di far rientrare gli abitanti nei containers e fargli  attendere i loro tempi lunghi della burocrazia. Queste soluzioni proposte non tengono conto affatto del emergenza igienico sanitaria in cui si trovano  queste famiglie, ignorando completamente i gravi effetti dei veleni respirati dopo la disinfestazione.

È assurdo come, a distanza di anni, il Sindaco di Foggia Franco Landella  stia trattando il caso come se l'emergenza fosse scoppiata ieri, permettendosi di esclamare giudizi puerili sugli abitanti, nascondendo dietro un dito la sua palese inadempienza. Franco Landella, Sindaco di Foggia al secondo mandato, amministra questa città da parecchi anni, e nel periodo delle elezioni amministrative ha avuto il coraggio di presentarsi con un pullman in Via San Severo per chiedere i voti in cambio di  promesse. In più, dalle accuse fatte esplicitamente dal Presidente della Regione Puglia, Emiliano, sembrerebbe che in tutti questi anni la Regione stanziava somme di denaro per l'emergenza abitativa che Landella avrebbe utilizzato per altri scopi.

Il quadro che emerge è veramente allarmante. Ci troviamo di fronte al  palese fallimento delle Istituzioni. Il percorso di lotta delle famiglie di Via San Severo si prevede lungo e tortuoso.  La vera battaglia che ci porterà tutti fino alla vittoria è appena iniziata. Mai un passo indietro, neanche per prendere la rincorsa” conclude la nota.

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