rotate-mobile
Cronaca Lucera

Due agenti penitenziari aggrediti da un detenuto al carcere di Lucera. L'ira del Coo.S.P.

Il segretario Domenico Mastrulli: “Tutti chiamati a riflettere sulla pericolosità quotidiana che si vive nelle strutture penitenziarie. Solo in Puglia servirebbe un rinforzo di 600 unità"

Due agenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto foggiano ristretto al carcere di Lucera. Il fatto è accaduto nella giornata del 27 agosto scorso, ma la notizia è trapelata solo questa mattina, dopo segnalazione alla Segreteria Generale del Coordinamento Sindacale Penitenziario - Coo.S.P.

Le cause del gravissimo gesto, in base a quanto fino a questo momento accertato, sarebbero  riconducibili a dissapori intercorsi nel corso del colloquio visivo che il soggetto - responsabile di reati contro la persona ed il patrimonio, in attesa di giudizio - aveva effettuato con i propri familiari.

“Noi poliziotti penitenziaria da sempre lasciati, dallo Stato e dall’amministrazione penitenziaria, a gestire in prima linea, nelle sezioni detentive, le incapacità di chi ha dirette responsabilità nella gestione detentiva mentre continuiamo a pagare fisicamente la dura crudeltà e l’inciviltà che regna nelle prigioni pugliesi ed italiane”, spiega in una nota stampa il segretario nazionale Coosp, Domenico Mastrulli.

Concausa di tutto ciò è indubbiamente il sovraffollamento detentivo che, a livello nazionale è pari a 65.000 reclusi contro le 45.000 posti letto, mentre in Puglia è stimato al 95%, con una popolazione detenuta di 4.050 persone contro una capienza regolamentare di 2.400 posti letto. “Ancora una volta siamo chiamati a riflettere sulla pericolosità quotidiana che si vive sulla nostra pelle nelle dieci strutture penitenziarie pugliesi, così come nelle 230 strutture penitenziarie nazionali”, spiegano ancora dal Coosp. “Nella stessa giornata di martedì, a pochi chilometri da Lucera, un altro grave evento è stato segnalato sempre dal Coosp per una vile aggressione nel carcere di Matera. Il poliziotto penitenziario che opera sotto organico con turni massacranti fino a 16 ore, come accaduto a ferragosto a Bari, appare termometro negativo per i diritti contrattuali degli operatori della sicurezza, per il continuo esporsi a rischio vita per soli 1.300 euro mensili”.

“Servono  dalle 8.000 alle 12.000 unità di polizia di rinforzo – conclude perentorio il segretario generale  Mastrulli – e italiane e 600 di queste in Puglia, contro l’attuale organico 2.448 unità”.  Dopo il fatto, i due agenti sono stati visitati dai sanitari e successivamente ricoverati presso il pronto soccorso cittadino per lesioni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Due agenti penitenziari aggrediti da un detenuto al carcere di Lucera. L'ira del Coo.S.P.

FoggiaToday è in caricamento