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Cronaca San Giovanni Rotondo

Autorizza il prelievo degli organi del marito: così Davide ha salvato quattro vite

Davide si è sentito male per un aneurisma cerebrale mentre era in vacanza a Rodi Garganico con la moglie Mina e le sue figliolette. “Era un uomo molto generoso, sempre disponibile e altruista con gli altri”

E’ salito al cielo a soli 38 anni ma ha salvato quattro vite. La storia di Davide, che proprio questo mese avrebbe compiuto un altro compleanno, sta commuovendo il web. A raccontarla l’Opera Padre Pio di Casa Sollievo della Sofferenza.

La scorsa estate Davide stava trascorrendo le vacanze a Rodi Garganico insieme a Mina e alle loro figliolette. A un certo punto rivolgendosi alla moglie, poco prima del malore, ha comunicato di avere un dolore alla schiena e che per questo avrebbe preso un antidolorifico e sarebbe andato a dormire: “Poi l'ho ritrovato a terra, privo di sensi. Abbiamo chiamato subito i soccorsi e un'ambulanza ci ha prelevati da Rodi Garganico. Prima il trasferimento all'ospedale di San Severo, da dove, dopo i primi esami, l'hanno trasportato d'urgenza alla Casa Sollievo della Sofferenza” il racconto di Mina.

Il suo quadro – si legge sul sito di Casa Sollievo della Sofferenza - è parso da subito grave: la diagnosi parlava di un aneurisma cerebrale.”Poco prima dell'anestesia, prima di essere intubato, ha provato a chiedermi delle bambine con quel po' di forze che gli rimanevano, poi mi ha stretto la mano per tre volte. È stata la nostra ultima comunicazione”.

Dopo il decesso, i medici dell'Unità di Anestesia e Rianimazione II le hanno proposto di autorizzare il prelievo di organi. La donna ha acconsentito: “Non ne avevamo mai parlato, non si pensa a queste cose quando si è in vita. L’ho fatto perché lui lo avrebbe fatto sicuramente. Era un uomo molto generoso, sempre disponibile e altruista con gli altri, era il nostro orgoglio!”.

Dopo l'ok della famiglia, il prelievo degli organi ha reso disponibile cuore, fegato, reni e cornee. Il primo è stato trapiantato a Verona, su una giovane donna; il fegato ad un bimbo di 10 mesi in una clinica romana e ad un paziente di un ospedale di Bari. Stessa destinazione per i reni, mentre le cornee sono state cedute alla Banca degli Occhi di Mestre che provvederà ad individuare un paziente idoneo. Davide non c'è più, ma la sua vitalità e la sua generosità continueranno a vivere. “I suoi organi daranno speranza a qualcun altro. Il nostro Davide resterà comunque sempre con noi, continueremo ad amarlo sempre”.

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