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Cronaca Lesina

13 anni fa Marina di Lesina scopriva gli sprofondamenti: 100 giorni fa la consegna dei lavori, ma un diniego blocca tutto

Dissesto idrogeologico a Marina di Lesina. A rallentare l'avvio degli interventi per la mitigazione del rischio è la procedura degli espropri temporanei. Il vicesindaco Primiano Di Mauro: "Uno dei proprietari non ha accettato l'offerta"

Il cantiere anti-dissesto di Marina di Lesina non è ancora partito, a più di cento giorni dalla consegna dei lavori del primo stralcio del Piano di interventi di messa in sicurezza. A rallentare l'avvio degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico è la procedura degli espropri temporanei e un diniego potrebbe dilatare i tempi.

Lo scorso 21 ottobre, nella sala consiliare del Comune di Lesina, la firma del verbale di consegna dei lavori suggellava la fine di un farraginoso iter burocratico e lo sblocco del primo lotto che prevede la sistemazione idraulica del Canale Acquarotta che collega la laguna al mare. Le aree interdette al passaggio pedonale, delimitate e segnalate dai cartelli che indicano il pericolo voragini, oggi non sono più in sicurezza: in più punti le recinzioni sono state divelte e si possono agevolmente raggiungere le zone a rischio.

L'EPOPEA DEL DISSESTO - Sono passati tredici anni dai primi significativi dissesti del suolo (le sinkhole), gli sprofondamenti che determinarono nel 2008 la dichiarazione dello stato di emergenza con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, più di vent'anni dal rinvenimento delle cavità e dei cedimenti dovuti principalmente alla dissoluzione dei gessi. Convintissima di poter archiviare la pratica prima della scadenza del mandato, anche la passata amministrazione comunale di Lesina a guida Tucci non aveva centrato l'obiettivo salvezza. Nei desiderata dell'allora sindaco, che non è riuscito a scalfire le diffidenze degli ormai amareggiati proprietari di case nella località balneare, i lavori sarebbero dovuti iniziare esattamente un anno fa. Conosceva a menadito tutte le operazioni previste dall'ambizioso progetto che vale complessivamente oltre 22 milioni di euro.

IN COSA CONSISTE IL PIANO - I lavori fin qui appaltati prevedono, per prima cosa, il consolidamento del terreno attraverso iniezioni di miscele intasanti con la tecnica del Jet grouting a ridosso della zona edificata, nell'area tra il canale e i fabbricati. Saranno realizzate due paratoie e l'area di intervento sarà riqualificata. I rendering sono particolarmente accattivanti con parco giochi, pista ciclabile e sedute. Il primo blocco di opere da oltre sei milioni di euro è finalizzato alla mitigazione della pericolosità geomorfologica nell'ottica della disconnessione idraulica tra il canale e il centro abitato. L'incamiciamento del canale Acquarotta dalla foce a mare al ponte di mezzo fa parte del secondo stralcio del piano. I due ponti di attraversamento, quello del molo di Punta Pietre Nere sul porticciolo peschereccio, interdetto al traffico veicolare e al passaggio pedonale, e il ponte di mezzo che collega l'abitato con il bosco e la spiaggia proprio in località Acquarotta, saranno sottoposti a rifacimento e allargati con carreggiate idonee, pista ciclabile e passaggio pedonale.

L'APPALTO - Dopo una tormentata vicenda giudiziaria a colpi di ricorsi, si è aggiudicato i lavori il secondo classificato della gara, il Raggruppamento temporaneo di imprese C.C.C. Cantieri Costruzioni Cemento Spa - Gianni Rotice Srl., rispettivamente mandataria e mandante. La stazione appaltante è la Regione Puglia. Il Responsabile Unico del Procedimento è Antonio Pulli, dirigente regionale dei Lavori Pubblici. La durata contrattuale delle opere è di 365 giorni.

SU DUE RUOTE DA LESINA A MARINA - Parallelamente al maxi piano anti-dissesto viaggia il progetto della ciclovia, la pista ciclabile che collegherà Lesina e la sua Marina attraverso un percorso circumlacuale. Il Comune l'ha candidato nell'ambito del CIS Capitanata, il Contratto Istituzionale di Sviluppo, ma è pronto anche a catalizzare altre forme di finanziamento. Prima di presentarlo, ha approvato il biciplan, cioè il programma della mobilità ciclistica di cui bisogna dotarsi all'interno del Pug, il piano urbanistico.

LA VERSIONE DEL VICESINDACO - Appena insediatosi, l'attuale sindaco Roberto Cristino si è impegnato a riammagliare anche sentimentalmente la frazione balneare a Lesina, che anche lui frequenta abitualmente. È il suo vice, Primiano Di Mauro, stemperando i toni dei social, ad esplicitare l'ultimo ostacolo: "Su carta abbiamo proceduto alla consegna dei lavori e, di fatto, eravamo passati alla fase della cantierizzazione che prevede l'occupazione, anche se temporanea, di aree private: c'è bisogno di aree di stoccaggio, di cantiere e per il ricovero dei mezzi. Non avendo aree a disposizione si procede ad un esproprio, temporaneo per l'appunto, con il pagamento dell'indennizzo che comporta comunque dei tempi di legge. Una volta inoltrato l'avviso ai proprietari dei terreni si propone un'indennità di espropriazione, calcolata sulla base di tabelle secondo la normativa vigente. Chiaramente, la procedura richiede tempo, considerando anche i termini dell'accettazione".

L'ufficio tecnico comunale, per accelerare, ha invitato gli interessati e, sulla scorta delle tabelle fornite dagli uffici regionali, considerato che il progetto è in capo alla Regione, ha formulato le proposte, ma non è filato tutto liscio. "Al momento uno dei proprietari non ha accettato l'offerta. Voglio augurarmi che non si tratti di uno screzio a livello politico, perché chi ne paga le conseguenze, questa volta in termini di tempo, è sempre la popolazione e non si fa certo un dispetto all'amministrazione - sono le considerazioni leggermente edulcorate rispetto alle esternazioni sui social del vicesindaco - Di fatto, in questo momento i lavori sono temporaneamente sospesi, perché è necessario incassare questo consenso per procedere all'occupazione di questi terreni. Siamo stati in Regione, più volte, non c'è altro motivo ostativo che questo. Ho parlato personalmente con il titolare della ditta Rotice e mi ha assicurato la stessa cosa, sono anche un tecnico (è geometra, ndr) e non ho motivo per credere che ci sia un motivo differente da questo". Il vicesindaco è fiducioso che l'impasse possa essere superato in fretta: i termini per l'accettazione stanno scadendo. "Altrimenti si procede comunque - chiarisce Di Mauro - in ragione della pubblica utilità. Mi auguro si faccia prima dell'estate e si porti a compimento in tempi rapidi la fase delle iniezioni per procedere al consolidamento".

L'ESTATE ALLE PORTE - Il vicesindaco di Lesina esclude categoricamente disagi per le attività e i villeggianti. "Tutto va programmato anche e soprattutto in funzione della stagione turistica. Chiaramente c'è stato un ritardo. Invito tutti a collaborare, affinché le opere possano essere completate il prima possibile. L'importo dei lavori è stato stanziato. Nel momento in cui i lavori saranno completati, non vedo l'ora che si possa eventualmente rilasciare un nuovo permesso di costruire. Intendo che a Marina di Lesina potranno ripartire anche le attività edilizie: chi ha investito avrà avuto ragione a crederci e chi vorrà in futuro potrarlo".

Dissestro idrogeologico a Marina di Lesina: le foto dei cantieri

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