Criminalità foggiana, Barone (M5S): “Cos’altro deve accadere per avere la DIA?”

Poco meno di un anno fa in commissione Antimafia, il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, espresse parere favorevole alla proposta del Movimento 5 Stelle di aprire una sede della Direzione Investigativa Antimafia a Foggia.

Oggi, a distanza di un anno e a pochi giorni dall’omicidio di Onofrio Notarangelo (fratello del boss ‘Cintaridd’ ucciso un anno fa) - peraltro il secondo avvenuto a Vieste dall’inizio dell’anno - la consigliera regionale Rosa Barone torna a chiedere una maggiore presenza delle forze dell’ordine e l’istituzione della DIA, oggetto di una mozione presentata “già da diversi mesi” in Consiglio regionale.

Alla Direzione Investigativa Antimafia sono assegnate le funzioni di analisi dei fenomeni criminali di stampo mafioso nonché di studio e approfondimento dei processi evolutivi della criminalità organizzata. Da qui la richiesta della consigliera regionale della provincia di Foggia di avere una sede della DIA che permetterebbe di orientare tempestivamente le indagini in modo da poter mettere in atto azioni di contrasto mirate che tengano conto della complessità della criminalità foggiana.

Rosa Barone aggiunge: “Ci chiediamo cos’altro debba accadere in questa provincia per avere l'attenzione dovuta, continueremo a batterci perché  Foggia, il Gargano e città come San Severo, Manfredonia, o Cerignola, possano ricevere l’attenzione che meritano sia dal governo regionale che da quello locale”.

L’esponente pentastellata di Foggia conclude: “Invece di pensare alle prossime  elezioni o a scalare i vertici del PD chi governa la Regione, la stessa persona che per un periodo è stato anche assessore alla sicurezza di San Severo evidentemente con scarsi risultati, si occupi finalmente di dare risposte concrete al bisogno di sicurezza di questo territorio.”