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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Vieste

L'Italia vede in prima serata la faida sanguinaria del Gargano. Vieste storce il naso: "Non era il momento opportuno"

La vicesindaco di Vieste: "Ci siamo impegnati per promuovere il nostro territorio per le sue immense bellezze, con il fermo proposito di affrancarlo dalla macchia degli omicidi di mafia. Era doveroso pensare a quale fosse il giusto momento per mandare in onda un documentario sulla mafia garganica"

Un approfondimento "importantissimo", ma inopportuno nei tempi. La vicesindaco di Vieste con delega al turismo, Rossella Falcone, storce il naso dopo la messa in onda del servizio 'A mani nude', del programma 'Cose nostre', di Rai Uno, che nella serata di ieri ha ripercorso le tappe della lunga e sanguinaria faida del Gargano, dei Primosa-Alfieri, dei Libergolis e dei Romito.

Nel mezzo le testimonianze dei familiari dei fratelli Luigi e Aurelio Luciani, i due agricoltori di San Marco in Lamis barbaramente uccisi il 9 agosto 2017 in quanto testimoni scomodi dell'omicidio di Mario Luciano Romito e di suo cognato

"In questi 4 anni ci siamo impegnati per riuscire a promuovere il nostro territorio per le sue immense bellezze, con il fermo proposito di affrancarlo dalla macchia degli omicidi di mafia. Abbiamo lavorato instancabilmente per infondere la cultura della legalità e far in modo che la polvere non fosse nascosta sotto il tappeto”, spiega Falcone.

"Ritengo che in questo frangente, cosi complesso per la nostra economia turistica, era doveroso pensare a quale fosse il giusto momento per mandare in onda in prima serata, su Rai Uno, un documentario sulla mafia garganica che associa a Vieste dei tristissimi episodi di qualche anno fa, per giunta non direttamente collegati alla nostra cittadina. È importantissimo dare una grande attenzione a tutti gli episodi di mafia del nostro territorio ma, al contempo, è fondamentale saper scegliere il momento opportuno", conclude.

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