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Cronaca

Coronavirus, zero contagi in Puglia dal 3 giugno. Le previsioni dell'osservatorio sulla Salute: "Fase 2 banco di prova"

Le tabelle partono dalla data in cui è stato registrato il minor numero di contagi: le province di Trento e Bolzano potrebbero uscire già questa settimana: "Ma le stime andranno riviste alla luce dell'ultimo dpcm che attenua le limitazioni"

Il 3 giugno è la data in cui in Puglia si potrebbe registrare lo zero nella casella dei contagi. È quanto riportano le nuove proiezioni sulle date di azzeramento dei contagi da Covid 19 nelle regioni italiane, realizzate dall'osservatorio nazionale sulla salute. 

Le stime, naturalmente, mutano a seconda delle regioni, tutte impegnate a fronteggiare l'inizio della fase 2 in situazioni epidemiche diverse. Infatti, mentre in molte aree del Nord la situazione è ancora piuttosto complessa e quindi in una fase arretrata, ci sono altre regioni in cui l'azzeramento dei contagi è alle porte e potrebbe verificarsi già a partire dalla terza settimana di maggio. Altre regioni, come la Puglia, potrebbero uscire dall'epidemia un paio di settimane dopo. Per altre aree ancora si prevede l'azzeramento tra la metà e la fine di giugno, mentre la situazione in Lombardia resta da monitorare "tanto che, secondo le nostre proiezioni, dovrà aspettare almeno la metà di agosto per azzerare i contagi". 

Come precisa l'osservatorio, "queste stime sono fatte con un mantenimento della mobilità sociale a livelli estremamente contenuti, sarà necessario rivederle alla luce dell'ultimo Dpcm che approva misure finalizzate all'attenuazione sostanziale di queste limitazioni". 

"La Fase 2 - spiega il dottor Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell'Osservatorio - metterà alla prova la capacità organizzativa delle Regioni e il buon senso dei cittadini, poiché interviene in un momento in cui i nuovi contagi sono ancora un numero a due cifre per 11 Regioni italiane (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto) e il rischio di una ripresa dell’epidemia non è trascurabile. Invece, molto delicata è la situazione in Lombardia, speriamo non si debba pagare un prezzo troppo alto in termini di salute”. 

“L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle regioni italiane ha seguito l’evolversi dell’epidemia e ha ritenuto importante fornire dati e previsioni elaborate su solide basi scientifiche sull’evoluzione dei contagi quale contributo alle scelte delle istituzioni nazionali e regionali, focalizzando l’attenzione sulla data a partire dalla quale ci si potrebbe attendere l’azzeramento dei nuovi contagi - puntualizza Solipaca che conclude: "Tali previsioni sono state calcolate sulla base dei dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile nel periodo che va dal 24 febbraio al 15 maggio”.

Le proiezioni sono state realizzate in base ai provvedimenti assunti da Governo e regioni fino al 15 maggio e quindi non permettono di prevedere gli effetti sui nuovi contagi dovuti alla fine del lockdown. Si tratta, dunque, di stime che vanno analizzate tenendo conto di alcuni aspetti fondamentali: la precisione delle proiezioni è legata alla corretta rilevazione dei nuovi contagi: è infatti noto che questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati asintomatici. Inoltre, la dinamica dei nuovi casi positivi mostra evidenti oscillazioni (vedi Grafici sotto allegati), dovute anche alla tempestività delle notifiche dei nuovi casi, al numero di tamponi effettuati, al criterio con i quali questi sono stati somministrati alla popolazione, al tempo di refertazione e a altre cause di natura organizzativa. In particolare, va sottolineato che, dall’inizio dell’epidemia, sono stati effettuati 2 milioni e 945 mila tamponi ai quali corrispondono 1 milione e 900 mila persone e tale distribuzione è molto variabile sul territorio.

Secondo quanto analizzato dall'Osservatorio, a uscire dal contagio dovrebbero essere le due province autonome di Trento e Bolzano, per le quali lo zero nella casella dei nuovi casi potrebbe verificarsi già in questa settimana (il 21 maggio Bolzano, il 22 Trento, ndr). A seguire tra il 22 e il 26 maggio, ci sarebbero altre regioni del Sud e del Centro, come Calabria, Umbria, Sardegna e Basilicata.

Nella prossima settimana, invece, dovrebbe essere il turno della Valle d'Aosta (28 maggio). Poi c'è la Puglia, il cui destino è accomunato a quello della Campania: per entrambe le regioni l'azzeramento è previsto per il 3 giugno, tre giorni prima di Sicilia e Toscana, sei giorni prima del Veneto. 

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Nel Lazio, Emilia-Romagna, Marche, Liguria e Piemonte l’azzeramento dei contagi dovrebbe avvenire dopo il 17 giugno. C'è poi il caso del Molise, il cui andamento particolare e la curva parallela all'asse orizzontale, rende impossibile ipotizzare la data dell'azzeramento: "La motivazione - si legge nella nota dell'Osservatorio - potrebbe risiedere nel fatto che negli ultimi dieci giorni sono stati riscontrati nuovi focolai che hanno invertito la dinamica discendente della curva. Comunque, si sottolinea che il numero dei contagi degli ultimi due giorni è molto basso".

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