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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

L'estenuante gioco dell'oca dei senzatetto: salta l'operazione capannoni, riparte il dormitorio di Sant'Alfonso

Sanificati i locali e riallestiti in tempi record dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa. Costi a carico dei Fratelli della Stazione. In serata arriveranno i primi ospiti. Salta l'operazione capannoni.

Il dormitorio per i senza fissa dimora della Parrocchia di Sant'Alfonso de' Liguori rientra in funzione, dopo dieci notti di chiusura. Salta l'ipotesi dei capannoni e delle tende e si torna al punto di partenza. Il 9 marzo, la parrocchia al rione Candelaro aveva gettato la spugna di fronte all'avanzata del virus Covid-19. Una brutta tegola, ma padre Lello Martino non poteva certo rischiare. Oggi, in tempi record, i volontari della Protezione Civile e la Croce Rossa, su richiesta del Centro Operativo Comunale attivato dal sindaco Franco Landella per l'emergenza Coronavirus, hanno allestito i locali e riorganizzato gli spazi nel rispetto delle distanze di sicurezza e dei requisiti sanitari. E.R.A. Ambiente, CRI, i Falchi e l'Associazione Pompieri Foggia nel giro di un'ora hanno completato le operazioni: "Non lasciamo nessuno indietro".

Nel nucleo centrale, provvisto di bagni, ci saranno 12 posti letto. Stasera aprirà soltanto questa ala principale e potranno arrivare i primi ospiti. Nel teatro sono state sistemate 14 brandine, ma la zona entrerà in funzione da domani, quando arriveranno i bagni chimici. Il presidente dei Fratelli della Stazione Leonardo Ricciuto e il direttore di Foglio di Via Emiliano Moccia si sono fatti in quattro per cercare una soluzione. La gestione economica e dunque tutti i costi vivi sono a carico della loro associazione (i bagni chimici, acqua, luce, gas e pulizie).

La struttura è già stata sanificata a spese loro. Il pranzo e la cena sono garantiti dalle mense. Diventa ancora più prezioso il ruolo della Fondazione Monti Uniti, Vodafone e Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus che sostengono la Onlus. Il COC ha dato mandato alla CISA Protezione Civile di effettuare il servizio dalle 6 alle 22 e alla E.R.A. Ambiente di occuparsi del sevizio di controllo notturno dalle 22 alle 6. Il Comune di Foggia si assume la responsabilità sociale e sanitaria dell'intervento, togliendo le castagne dal fuoco alle associazioni e al parroco, e coordina le attività delle due associazioni di Protezione Civile. Luigi D'Agrosa, referente del COC, ha contribuito fattivamente a sbloccare dal punto di vista formale la situazione impantanata e che, senza passare per le caselle delle probabilità e degli imprevisti, avrebbe potuto risolversi anche prima.

Sulla scorta della campagna di sensibilizzazione lanciata dall’associazione di Roma Binario 95 #vorreirestareacasa anche a Foggia era partita la caccia agli immobili liberi dei Fratelli della Stazione per ospitare un dormitorio. Il commissario straordinario della Fiera di Foggia Massimiliano Arena, peraltro avvocato di strada, nonostante gli arcinoti problemi finanziari dell'Ente, in via ufficiosa, aveva dato la sua disponibilità e aveva messo a disposizione gli spazi, a patto di metterlo nelle condizioni di ospitare i senzatetto. Servivano bagni chimici, vigilanza notturna, gruppo elettrogeno, brandine.

Complicato riscaldare migliaia di metri quadri e controllare 22 ettari. Ma avrebbe valutato una richiesta ufficiale e dettagliata. Dal Villaggio Artigiani erano arrivate anche offerte di capannoni, gratis o a prezzo calmierato. Ma l'operazione non è andata in porto. La burocrazia, tende e brandine che scarseggiano e il solito cortocircuito hanno lasciato per strada i senzatetto. Punto e accapo.

I volontari ricominciano dal dormitorio di Sant'Alfonso che, per la cronaca, non è contemplato nell'Avviso pubblico per la co-progettazione e la gestione di interventi strutturati ed innovativi per il contrasto alla grave emarginazione adulta ed alla condizione di senza fissa dimora. L'unica proposta pervenuta all'apertura delle buste, ammessa, è stata presentata dal costituendo Raggruppamento Temporaneo formato dal Consorzio di Cooperative Sociali Aranea, Fondazione Siniscalco Ceci Emmaus, Fratelli della Stazione, Banco Alimentare della Daunia Francesco Vassalli e Confraternita di Misericordia di Orta Nova.

La Commissione valuterà l'offerta nella prossima seduta. Nell'offerta, la rete del volontariato ha inserito gli appartamenti di housing first, modello innovativo nato negli Usa, e il pronto intervento sociale, ma per come è strutturato il bando, sulla falsa riga delle gare proposte in città come Bari, non ha potuto includere Sant'Alfonso, prezioso tassello del circuito della solidarietà, alle prese con emergenze continue. In una delle sfide più ardue, il dormitorio riparte, alla vigilia di un altro vertiginoso crollo delle temperature annunciato dagli esperti per la prossima settimana. Purché le notti siano meno fredde, val bene pure un estenuante gioco dell'oca.

dormitorio Sant'Alfonso Foggia-2

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