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Cronaca

Medici e infermiera contagiati a Foggia. Morti a Cerignola e Manfredonia. Intelligence ai Riuniti, problemi al San Camillo

La situazione negli ospedali della Provincia di Foggia: medici contagiati al Policlinico Riuniti, reparto chiuso e sanitari in quarantena a Manfredonia. Altri due morti in Capitanata. Rientro dei sanitari a Casa Sollievo. Aperta Cardiologia e sanitari di nuovo al lavoro a San Severo

Il livello di attenzione agli Ospedali Riuniti di Foggia si alza, così come anche a Casa Sollievo della Sofferenza, dove nel frattempo quaranta dei 76 sanitari posti in quarantena sono ritornati in servizio e dove Vitangelo Dattoli, il direttore generale di Bari inviato da Michele Emiliano a risolvere l'emergenza Covid-19 presso il nosocomio di San Giovanni Rotondo, potrebbe disporre misure importanti per contenere il contagio e stroncare sul nascere il sorgere di altri focolai.

Come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno in un articolo a firma di Massimo Levantaci, ci sarebbero altri tre casi al Policlinico Riuniti di Foggia: si tratterebbe di due medici e di una coordinatrice infemieristica. Giorni fa era stata contagiata un'infermiera.

Dattoli - sempre secondo quanto riporta il quotidiano d'informazione regionale nell'edizione del 21 marzo 2020 - avrebbe in mente una sorta di strategia paramilitare "che punti a scoraggiare i medici, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari in non perfette condizioni fisiche dal presentarsi in corsia". Si tratterebbe di una sorta di intelligence interna composta da undici fra coordinatori sanitari e posizioni organizzative, che avranno un compito di controllo e valutazione delle condizioni dei sanitari e dell'aria che tira nei reparti.

Nel frattempo con l'infezione da Coronavirus si registra un'altra vittima in provincia di Foggia. Si tratta di un anziano con patologie pregresse di 85 anni deceduto presso il proprio domicilio a Manfredonia. L'uomo era stato ricoverato presso l'ospedale San Camillo De Lellis. Per i familiari della vittima scatterà l'isolamento fiduciario. Presso il nosocomio della città sipontina, nel frattempo, è stata riaperta la radiologia, chiusa invece la cardiologia, dove filtrano notizie circa il rischio di un possibile focolaio. I locali sono stati sanificati e il personale sanitario della struttura è stato sottoposto a tampone.

A San Severo invece, le criticità che avevano riguardato nei giorni scorsi la Struttura Complessa di “Cardiologia-UTIC” dell'ospedale 'Masselli Mascia' sono superate. I locali sono stati immediatamente sanificati secondo protocollo. Il personale sottoposto all’isolamento domiciliare ha terminato il periodo di quarantena. Il Servizio, pertanto, sarà normalmente operativo a partire da lunedì 23 marzo.

A Cerignola, come riporta Marchiodoc "è deceduto il primo paziente risultato positivo al Coronavirus e ricoverato lo scorso 15 marzo presso il reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale Tatarella di Cerignola: l’uomo aveva 87 anni ed era stato il primo caso di CoVid-19 nel Basso Tavoliere". Sempre secondo quato riporta il quotidiano on line d'informazione di Michele Cirulli nella città ofantina altri tre  pazienti - già sottoposti in isolamento presso i reparti dell'ospedale - sono risultati affetti da CoVid-19.

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