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Cronaca

“Solo” 15 anni agli assassini di Del Grosso. L’avv. Stella: “Sconcertati e delusi”

Pasquale Del Grosso fu assassinato e dato alle fiamme sulla strada per Ascoli Satriano il 16 gennaio 2014. 15 anni ad Antonio Menna e Giuseppe Ciocca. La moglie della vittima: "Ulteriore colpo al cuore"

“Siamo sconcertati e delusi per la modesta entità della pena inflitta, che non è congrua rispetto alla gravità e alle modalità”. E’ quanto afferma a FoggiaToday, l’avvocato Serafina Stella, all’esito della sentenza di primo grado sull’omicidio di Pasquale Del Grosso, ucciso il 16 gennaio del 2014 sulla strada per Ascoli Satriano e dato alle fiamme all’interno della sua Lancia Thema. “Ci aspettavano una pena molto più pesante, ma attendiamo di leggere le motivazioni per decidere in che modo procedere” ha proseguito l’avvocatessa di Ordona.

I presunti assassini di Pasquale Del Grosso – Antonio Menna di Foggia e Giuseppe Ciocca di Castelnuovo della Daunia – sono stati condannati a 15 anni. Esclusa l’aggravante della premeditazione, ad entrambi è stata riconosciuta anche l’attenuante della provocazione. “La vita di un giovane uomo, padre di ben cinque figli, viene paragonata, con tutto il rispetto per la specie, ad un cane investito” ha detto la moglie di Del Grosso, profondamente addolorata per la pena comminata ai due assassini: “E’ stato un ulteriore colpo al cuore, ancor più grande della ferita ancora aperta e che mai si rimarginerà” ha aggiunto.

Inchiodati dalle intercettazioni e arrestati dai carabinieri, entrambi erano stati accusati di omicidio aggravato dalla premeditazione, distruzione del cadavere, tentato omicidio aggravato, danneggiamento seguito da incendio, e porto illegale di armi. "Meno male che non ci siamo andati": così i due avevano commentato un articolo apparso su un giornale locale, il quale sosteneva che al funerale di Del Grosso, potessero essere presenti anche gli assassini. 

'Cadavere ad Ascoli Satriano | foto di Roberto D'Agostino'

Ma la svolta è arrivata dopo l'individuazione di un numero di telefono intestato ad un cittadino cinese residente a Milano. Attraverso l'analisi del traffico telefonico, gli investigatori sono riusciti a rintracciare altre due utenze intestate a terzi, ma utilizzate da Menna e Ciocca, e la contemporaneità dei luoghi comparando il traffico delle due utenze a quelle delle due vittime, in data 16 gennaio. 

L’OMICIDIO. La sera del 16 gennaio, Del Grosso si recò insieme a un amico all'altezza del bivio per Castelluccio dei Sauri, per parlare con gli occupanti di un'altra vettura (per l'appunto, Menna e Ciocca). All'incontro si presentò il solo Del Grosso, con Vitale che attese in macchina, uscì e fuggì dopo aver udito gli spari. Rimase ferito in maniera lieve alla regione occipitale, e si rifugiò in una campagna circostante

MOVENTE - All'origine del delitto, proprio una storia di truffa che ha coinvolto vittima e carnefice. Menna e Ciocca, avevano perpetrato una truffa ai danni di una ditta di concimi del beneventano, trasportando i materiali con i camion di Del Grosso, il quale era stato indagato, e aveva pertanto chiesto ai due un risarcimento di 10mila euro per archiviare la faccenda. 

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