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Cronaca

Omicidio Piserchia: confermata la condanna per Riccio: "Ho visto la morte in faccia, ho dovuto difendermi"

Confermata la condanna a 14 anni e 4 mesi. Alberto Donato Riccio uccise Pompeo Piserchia con sei coltellate a Foggia. L'avv. Michele Sodrio: "Mio assistito fu costretto a difendersi"

"E' una sentenza sbagliata e faremo certamente ricorso per cassazione. Sono proprio curioso di leggere le motivazioni, per comprendere come abbia fatto la corte d'appello ad ignorare le tante prove a nostro favore, che confermano la tesi della legittima difesa" commenta così l'avvocato Michele Sodrio la decisione della Corte d'Assise d'appello di Bari di confermare la condanna di 1° grado a 14 anni e 4 mesi inflitta dal GUP di Foggia Zeno al 34enne Alberto Riccio, per l'omicidio del coetaneo Pompeo Piserchia, avvenuto la sera del 26 agosto 2016.

Il sostituto procuratore Generale Sinisi ha chiesto la conferma, rimarcando più volte la esiguità della pena inflitta in primo grado e la ferocia dimostrata da Riccio, accusato dal PG anche di aver tentato di inquinare le prove minacciando due testimoni dell'accusa e portando testimonianze false a suo favore.  Per uno dei testi della difesa la Corte ha trasmesso gli atti alla procura per procedere per il reato di falsa testimonianza. 

L'imputato ha sempre sostenuto di avere agito per legittima difesa, perchè aggredito dal Piserchia con un coltello, poi impugnato da Riccio, che colpì numerose volte e con grande forza la vittima. Anche ieri in aula l'imputato ha ripetuto la sua versione prima della discussione, affermando il suo dispiacere per l'accaduto: "Ho dovuto difendermi, mi sono visto la morte davanti agli occhi".

I giudici perl non gli hanno creduto. Già in primo grado erano cadute le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione, contestate dal PM di Foggia Gallone, quindi si era arrivati alla pena di 14 anni e 4 mesi, considerata però troppo leggera dal PM Sinisi. 

L'imputato si trova già da diversi mesi agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso una località lontana da Foggia. "Vi è grande dispiacere per la vittima, ma Riccio fu costretto a difendersi durante una violenta aggressione" conclude l'avvocato Sodrio.

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Nella foto l'avv. Michele Sodrio

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