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Cronaca Carapelle

Massimo Curci condannato a 6 anni in primo grado

Il commercialista di Carapelle condannato in primo grado dal Tribunale di Milano. Confiscati i beni in precedenza sequestrati

Massimo Curci, il commercialista di Carapelle ed ex vicepresidente del Foggia Calcio, è stato condannato in primo grado a sei anni dal Tribunale di Milano. Di conseguenza, nei suoi confronti, è stata disposta la pena accessoria della confisca dei beni in precedenza sequestrati.

Curci, che aveva tentato anche di vestire i panni dell'editore acquisendo alcune tv foggiane, fu arrestato nel dicembre 2017 nell'ambito della operazione Security con l'accusa di autoriciclaggio. Un mese prima, l'8 novembre 2017, nei suoi confronti fu eseguito il decreto di sequestro preventivo d’urgenza, per un valore di beni pari a 8,2 milioni di euro, emesso dal P.M. della D.D.A. milanese, Dr. Paolo Storari, mediante il sequestro di beni mobili (autovetture di grossa cilindrata) denaro e polizze assicurative.

Nel febbraio 2018 la Guardia di Finanza e la Polizia avevano dato anche dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dalla stessa D.D.A. di Milano per un importo di 32,3 milioni di euro, a carico di 91 società di autotrasporti, la cui contabilità era detenuta dal commercialista foggiano, ritenuto responsabile del reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici. I legali di Curci precisarono però che non vi era alcun collegamento tra il dott. Curci e le società di cui tale indagato (Angelino Pasquale) si sarebbe avvalso per il compimento delle attività allo stesso attribuite. 

Il 16 luglio 2018 la Guardia di Finanza, nella sua villetta di Carapelle, trovò “un vero e proprio pozzo di San Patrizio”, recuperando, nel sottotetto dell’abitazione dei suoceri dell’uomo, polizze per 20milioni di euro, intestate al figlio, alla moglie, al fratello e all’anziana madre di Curci; poi denaro contante e assegni (un centinaio, tra circolari e post datati) per un valore complessivo di 4milioni di euro. E ancora una decina di orologi Rolex, e altrettanti di marchi meno prestigiosi. Gli fu sequestrata anche una Porsche Carrera decappottabile bianca. Sequestro poi confermato nell'ottobre successivo.

Massimo Curci era tornato in carcere il 28 dello stesso mese per aver violato le prescrizioni degli arresti domiciliari.

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