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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Giovanni Rotondo

Trivellazioni, On. Cera: "Clini a San Giovanni Rotondo", ma va a Bari

L'incontro con il ministro dell'Ambiente si terrà a Bari e non a San Giovanni Rotondo, dove sembra persino che il sindaco della città di San Pio non sia stato avvisato del presunto incontro organizzato dall'onorevole Angelo Cera

C’era grande attesa per l’arrivo del ministro dell’Ambiente a San Giovanni Rotondo. Sabato 15 settembre presso il Palazzo Comunale della città di San Pio, Corrado Clini avrebbe dovuto incontrare - sempre secondo il Cera pensiero - i sindaci del territorio e i rappresentanti dei comitati anti trivelle. Ma in realtà non c'era nulla di vero, tant'è che anche il sindaco Pompilio sembra fosse all'oscuro di tutto.

L'INCONTRO DELL'ON. CERA - Eppure l'esponente dell'Udc lo aveva rivelato ieri in una nota stampa, dove in un passaggio aveva precisato di “aver sottoposto all’attenzione del ministro il tema delicatissimo delle paventate ipotesi di trivellazioni esplorative nel mare Adriatico e chiesto la sua disponibilità ad incontrare gli amministratori per discutere di questo tema. L’incontro organizzato dall’esponente e parlamentare Udc non ci sarebbe mai stato.

CLINI A BARI - Invece, come annunciato dal governatore Nichi Vendola, un dibattito sul tema delle trivellazioni si terrà domani a Bari alle 13.

Vi prenderanno parte la Rete NO TRIV, i presidenti della Regione Puglia e del consiglio regionale, Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazionale del Gargano, insieme ad una delegazione dei sindaci di Capitanata e a una rappresentanza delle associazioni.

L'incontro è finalizzato ad un confronto sul tema ambientale relativo alle ispezioni geosismiche in Adriatico, a largo delle Isole Tremiti.

LA POLEMICA - Con un pizzico di ironia ci chiediamo se anche l’On. Angelo Cera sia stato invitato. E soprattutto, se in qualità di primo cittadino di San Marco in Lamis o di parlamentare della Repubblica.

Nella giornata di ieri i comitati e gli esponenti "No Triv" hanno mostrato il loro disaccordo nei confronti dell'onorevole, il quale avrebbe sostenuto che si sarebbe fatto garante che non ci sarebbero state contestazioni.

Il dato, che a questo punto sembra incontrovertibile, è che l'onorevole stava organizzando un incontro fantasma. E peraltro su una questione seria e particolarmente sentita dalla popolazione garganica.

IL MINISTERO DELL'AMBIENTE - Ma è altrettanto opportuno chiedersi se serva realmente incontrare Clini, considerando che il ministero dell’Ambiente ha riferito di non voler assolutamente fare un passo indietro sulla decisione di autorizzare la ricerca di idrocarburi alla Petroceltic.

E poi ancora, è vero o non è vero che – come sostiene Cera – “la pronta risposta del Ministro Clini testimonia che la preoccupazione è stata raccolta e l’attenzione del Governo è massima”. L’attenzione del governo invece è massima nel senso opposto, lo sarà almeno fino alle 13 di domani.

LA MOZIONE DI CERA - Nel frattempo il segretario provinciale dell'Udc, probabilmente come rimedio alla disattenzione,  unitamente a tutto il gruppo parlamentare del partito si è fatto promotore della presentazione di una mozione parlamentare rivolta al governo e al ministro Clini sulle ricerche petrolifere a largo delle coste pugliesi.

La mozione - si legge in una nota - raccoglie tutte le giuste ragioni che avevano spinto lo stesso a richiedere l'incontro a Clini per sabato prossimo a San Giovanni Rotondo, assieme a tutte le autorità locali.

Nella mozione si prende atto delle norme vigenti nella legislazione italiana e pertanto, si chiede al governo - come è già accaduto in altre circostanze per altre parti d'Italia - di vietare ogni autorizzazione alle trivellazioni a largo delle coste nostrane.


NO TRIV VS GOVERNO - La chiave di lettura è un’altra. Ci sono due forme di pensiero contrapposte, rappresentate dal popolo anti trivelle da una parte e dal ministero dell’Ambiente dall’altra.

La maggiore preoccupazione del ministro è stata quella di affermare che si tratterà soltanto di un tentativo di ricerca di idrocarburi e non di trivellazioni: "Se il petrolio verrà trovato si deciderà, pesando vantaggi e svantaggi insieme con Croazia e Slovenia”.

I comitati e i liberi cittadini dell’Adriatico non capiscono invece per quale ragione bisognerebbe effettuare queste prospezioni? Le trivelle da queste parti non le vuole nessuno, senza se e senza ma. Lo ribadiranno a gran voce nel corso della manifestazione in programma a Manfredonia il prossimo 6 ottobre.

Non servono garanti delle contestazioni, ma garanti del territorio in Parlamento.

 

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