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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Domus chiuso per 30 giorni, dopo il violento pestaggio: discoteca era stata già teatro di altri episodi di violenza

Dagli accertamenti effettuati a seguito del grave episodio dello scorso tra i nominativi dei 13 addetti alla security impiegati, 4 sono risultati privi di autorizzazione, o perché mai conseguita, oppure perchè scaduta di validità

Sospensione dell’autorizzazione all’esercizio di attività, chiude (temporaneamente) la storica discoteca foggiana 'Domus'. Questo a seguito del grave episodio registrato lo scorso sabato notte, quando - secondo le indagini - un buttafuori dell'attività avrebbe aggredito, nei pressi del locale, un diciottenne di Lucera, ora ricoverato per gravissimi traumi e lesioni craniofacciali e toracoaddominali all’ospedale di San Giovanni Rotondo, con una piccola scheggia metallica all’interno della mandibola destra.

Ieri pomeriggio, gli agenti della Squadra Amministrativa della questura hanno notificato alla titolare della discoteca foggiana il provvedimento di sospensione dell’autorizzazione all’esercizio di attività, ai sensi dell’art. 100 del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), emesso dal questore Mario Della Cioppa, con cui si dispone la chiusura per 30 giorni. A seguito delle indagini effettuate da personale della Squadra Mobile, l’autore del ferimento e del cruento pestaggio è stato individuato in uno degli operatori impiegati abusivamente nei servizi di controllo all’ingresso del locale, poi sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, quindi, arrestato, per i reati di tentato omicidio aggravato e porto e detenzione di armi.

L’episodio è iniziato proprio all’ingresso del locale, dove verso le ore 2.00 il giovane si era presentato insieme ad altri due amici, chiedendo di entrare. Al rifiuto opposto, il ragazzo rispondeva con frasi offensive che hanno determinato la reazione del buttafuori, culminata a poca distanza dall’ingresso con il grave ferimento del lucerino. Oltre all’arrestato, a seguito dei controlli effettuati sui nominativi dei 13 addetti alla security impiegati sabato notte, 4 sono risultati privi di autorizzazione, o perché mai conseguita, oppure perchè scaduta di validità. Già nel novembre scorso, a seguito di un controllo effettuato presso lo stesso locale nell’ambito dell’operazione detta “Taxi Driver 1”, estesa a tutto il territorio nazionale, venne accertata la presenza di due addetti alla security, impiegati in maniera abusiva, procedendo alla contestazione delle relative sanzioni amministrative, sia nei confronti della titolare, che dei due addetti per migliaia di euro.

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Vi è da aggiungere che presso la stessa discoteca, le notti del 12 novembre 2017, del 21 gennaio e del 16 settembre 2018, si erano già verificati altri episodi di violenza tra giovani frequentatori, sia pur di non grave entità. I soggetti coinvolti nelle diverse colluttazioni, avvenute sia all’interno del locale che nell’area pertinente di parcheggio, furono medicati sul posto per le ferite lacerocontuse riportate soprattutto al volto. I fatti descritti seguono di pochi giorni l’episodio accaduto la notte del 6 ottobre scorso, in un altro locale di Foggia, quando durante una rissa tra alcuni giovani, fu ridotto in fin di vita un ragazzo di 25 anni di Cerignola. Nei prossimi giorni verranno, pertanto, intensificati i servizi di controllo ai locali pubblici da parte di personale della Divisione Amministrativa della Questura, con particolare riguardo all’aspetto dell’impiego degli addetti ai servizi di sicurezza sussidiaria. Infine, la problematica delle condizioni di ordine e sicurezza dei locali pubblici, sarà oggetto di esame tematico in sede del prossimo Comitato di Ordine e Sicurezza Pubblica, previsto per domani, 26 ottobre, cui è prevista la partecipazione del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Foggia, nonché di rappresentanti di categoria dei titolari dei locali pubblici.

Riguardo al provvedimento adottato, sia nel primo che nel secondo caso, si tratta di una misura prevista dall’art. 100 del Tulps che il Questore può adottare quando in un esercizio avvengono “gravi disordini” ed in altre ipotesi tassativamente previste dalla legge. La gravità dei fatti in argomento, che vedono coinvolto un giovane di soli 18 anni, ridotto in fin di vita, fanno ragionevolmente ritenere che l’eventuale proseguimento dell’attività della discoteca “Domus”, teatro di altri episodi analoghi, per fortuna meno gravi, costituisca una minaccia per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica. Di qui l’intervento preventivo del Questore, che proprio in ragione dell’urgenza che lo caratterizza può essere solo di sospensione per un determinato periodo di tempo che, nel caso specifico si è ritenuto congruo essere di trenta giorni, stante la gravità dei fatti accaduti, atto a scongiurare ulteriori turbative in un locale che, per quanto attiene agli aspetti della security cosiddetta sussidiaria, operava in violazione delle disposizioni normative e regolamentari vigenti, tese a contribuire al rispetto delle necessarie condizioni di ordine e sicurezza.

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