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Venerdì, 29 Marzo 2024

Canneti e foto-trappole a difesa della piantagione di marijuana a due passi dall'Ofanto: irrompono i carabinieri, due arresti

La scoperta a Cerignola, dove i carabinieri hanno sequestrato la piantagione costituita da 131 piante di marijuana di tre specie diverse: 'sativa', 'indica' e 'afghana'. Avrebbe fruttato 6900 dosi

È la terza piantagione di cannabis scoperta in poco più di due settimane dai carabinieri della compagnia di Cerignola, quella individuata in contrada Moschella, nell'agro ofantino. Questa volta, la coltura illegale cresceva rigogliosa a due passi dal fiume Ofanto, protetta da un canneto e una serie di foto-trappole.

Per il fatto, i carabinieri hanno sorpreso e arrestato due cerignolani, di 57 e 21 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi mentre erano intenti a compiere operazioni di coltura della piante di marijuana e sono stati arrestati in flagranza di reato.

Nel dettaglio, i carabinieri della compagnia Cerignola e dello squadrone eliportato 'Cacciatori di Puglia', perlustrando le vaste aree rurali della città ofantina, hanno individuato una piantagione di cannabis coltivata illecitamente su un’area demaniale, in contrada Moschella, munita di sistema di irrigazione con motore che consentiva di attingere acqua dal fiume Ofanto.

La piantagione, nascosta in un canneto e presidiata da 'foto-trappole', era costituita da 131 piante di marijuana di tre specie diverse: 'sativa', 'indica' e 'afghana', di altezza variabile tra gli 80 e i 250 centimetri.

Dopo ore di appostamento, i militari hanno sorpreso i due uomini che si sono recati sul posto per le attività di coltivazione. In particolare, il 21enne è stato notato mentre spargeva concime con una pompa che aveva sulle spalle; l’altro, con in mano una bottiglia contenente benzina, si stava dirigendo verso il motore preposto per il tiraggio di acqua dal fiume.

Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nella piantagione, i due hanno tentato invano di fuggire. Il 57enne, per sottrarsi al controllo, ha scagliato la bottiglia contenente benzina contro il volto di uno dei carabinieri intervenuto, che è riuscito a parare il colpo e ad immobilizzare l’uomo.

I due, condotti negli uffici della caserma, sono stati arrestati per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. Dopo le formalità di rito, come disposto dalla procura di Foggia, sono stati associati al carcere del capoluogo dauno. Convalidato l’arresto, il gip del Tribunale di Foggia ha disposto per entrambi la misura degli arresti domiciliari.

Il 57enne dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale. I carabinieri hanno estirpato le piante, per un peso complessivo di 60 kg, e le hanno sottoposte a sequestro. Da queste si sarebbero potute ricavare orientativamente oltre 6900 dosi, come accertato dai carabinieri del Laboratorio analisi sostanze stupefacenti del Comando provinciale di Foggia.

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