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Cronaca Rodi Garganico

Lido del Sole, scoppia il caso depuratore: “Evitiamo un disastro ambientale”

L’ATAS si oppone alla decisione di utilizzare il depuratore di Lido del Sole per i reflui di tutti gli insediamenti residenziali e turistici previsti per l’intero Istmo di Varano

L’ATAS, Associazione di Tutela Ambientale, turistica, Sportiva, culturale e ricreativa di Lido del Sole, esprime preoccupazione e inquietudine circa il contenuto dell’ordinanza del sindaco di Ischitella sull’utilizzo del depuratore della località marittima: “Le ragioni per le quali il depuratore di Lido del Sole – località già oggi fortemente penalizzata se non addirittura compromessa dalla presenza, a poche decine di metri dalle abitazioni e dai  principali insediamenti turistico-recettivi, di un depuratore mal funzionante – debba altresì divenire recapito finale dei reflui di tutti gli insediamenti residenziali e turistici previsti per l’intero Istmo di Varano appaiono incomprensibili al comune modo di sentire, oltre che in conflitto con le più elementari politiche di protezione e valorizzazione del territorio. Quelle stesse a cui i nostri enti pubblici territoriali dovrebbero ispirarsi! Ed i lavori a cui si intende dar corso hanno senso appunto nelle more della realizzazione della condotta a gravità che collegherà le località di Capoiale e Foce Varano al depuratore di Lido del Sole”.

Il presidente Roberto Nigro si chiede: “Chi ha deciso che Lido del Sole debba essere la vittima sacrificale di tutto ciò? Sulla base di quali valutazioni? A noi non è dato sapere! Vi sono studi e verifiche di fattibilità che hanno orientato siffatta scelta? Ragioni di opportunità? Valutazioni in termini di costi/benefici? O, molto semplicemente, si è ritenuto di collocare in Lido del Sole – in quanto area “neutra”, prevalentemente ”estiva”, quasi “relitta” – ciò che nessuno vuole nel proprio territorio?”

Per l’ATAS, se l’attuale depuratore – attesa la connotazione turistica del luogo – è di per sé una follia, frutto  di un macroscopico errore, il suo eventuale ampliamento comporterebbe conseguenze devastanti: “Quali effetti ne deriverebbero – oltre quelli già ora ben visibili – sotto i profili della salubrità dell’aria (vista l’elevata quantità di reflui), della salute pubblica, del fastidio olfattivo? Quali pericoli potrebbero determinarsi sotto il profilo igienico-sanitario? Ed infine quali conseguenze per l’industria turistica esistente?”

L’ATAS da tempo ha posto con fermezza il tema della delocalizzazione dell’attuale presidio depurativo, quale “unica vera soluzione al problema”. “Né l’entità delle risorse finanziare destinate alle opere de quo, né la circostanza che i lavori siano già stati appaltati, possono assurgere ad argomentazioni valide di fronte alle assolute priorità del bene comune, della salute pubblica e – non ultimo – del buon senso”.

In tale prospettiva, con accorato appello, l’associazione chiede al Comune di Rodi Garganico di opporsi strenuamente al previsto allacciamento della nuova condotta al depuratore di Lido del Sole e di farsi parte attiva, nelle competenti sedi, onde evitare un ulteriore disastro ambientale.

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