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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Apricena

Allarme carbonchio ematico sui pascoli sul Gargano. Scatta l'ordinanza: "La situazione è sotto controllo"

Emanata ordinanza che prevede divieti ed obblighi sui territori comunali di alcuni comuni garganici, tra cui anche Apricena. Il sindaco Potenza: "La situazione è sotto controllo. L'ordinanza è stata già notificata a tutti gli allevatori presenti sul territorio comunale di Apricena"

Il sindaco di Apricena, Antonio Potenza, ha emanato nei giorni scorsi una ordinanza a scopo precauzionale per contrastare il ceppo di carbonchio ematico riscontrato nelle scorse settimane in alcuni capi di bestiame, nelle aree di pascolo in agro di San Nicastro Garganico.

"A seguito di incontro tenutosi nei giorni scorsi, presso il Cordinamento della Protezione Civile in Prefettura a Foggia, a cui ha partecipato il delegato alla salute pubblica del Comune di Apricena, Nino Specchiulli, si è concordata la necessità di emanare l'ordinanza che prevede tutta una serie di divieti ed obblighi sui territori comunali di alcuni comuni garganici, tra cui anche Apricena. Al fine di evitare inutili allarmismi - conclude il sindaco nella nota - si precisa che la situazione è assolutamente sotto controllo. L'ordinanza è stata già notificata a tutti gli allevatori presenti sul territorio comunale di Apricena".

Come si legge nell'ordinanza, agli allevatori verrà imposto di "adottare, entro il termine di 24 ore dalla notifica della presente ordinanza, l'adozione delle misure di sicurezza: numerazione, per specie e categoria, degli animali esistenti nei ricoveri e nelle località infette; isolamento degli animali ammalati e sospetti, dai sani e custodia da parte dei detentori degli animali morti, in attesa degli ulteriori provvedimenti; accertamento sulle condizioni di contagio degli animali nei ricoveri e nel luogo infetto con la prescrizione tassativa o di impedire l'accesso a persone estranee e di tenere lontani cani, gatti ed animali da cortile".

Ancora, viene imposto di "tenere chiusi i ricoveri e di spargere largamente sulla soglia e per un tratto all'esterno sostanze disinfettanti; o di impedire ogni contatto del personale di custodia con animali dei luoghi vicini; o di non trasportare fuori del luogo infetto animali da cortile, foraggi, attrezzi, letame ed altre materie ed oggetti atti alla propagazione della malattia; o di non abbeverare gli animali in corsi d'acqua o in vasche con essi comunicanti; o disinfezioni accurate dei ricoveri e degli altri luoghi infetti; o trattamento idoneo, secondo i mezzi a disposizione, delle spoglie degli animali, del letame e dei materiali comunque inquinati mediante infossamento, sterilizzazione, cremazione o denaturazione con sostanze chimiche; o precauzioni necessarie per l'incolumità delle persone, nei casi di malattie trasmissibili all'uomo; distruzione delle due carcasse infette mediante incenerimento, in fossamento e disinfezione in loco in sito idoneo, considerata anche la presenza nelle vicinanze di riserve idriche".

Con lo stesso documento, si dispone, "2a carico del corpo di polizia municipale di condurre le necessarie indagini volte ad accertare se nei giorni precedenti alla comparsa della malattia furono allontanati animali dal luogo infetto e per quale destinazione. Se gli animali sono stati trasferiti in altri comuni deve essere data urgente comunicazione alle Competenti autorità comunali. Analoghe indagini e comunicazioni devono farsi per il foraggio, il letame, gli attrezzi e gli altri oggetti eventualmente asportati dal luogo infetto".

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