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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Clamoroso esito sui bombardamenti di Foggia: vittime non sono 20mila, ma ora hanno un nome. "Ricerca storica"

E' giunta a conclusione la ricerca avviata sei anni fa dall'ex direttore della Biblioteca provinciale, Franco Mercurio. De Tullio ha dato nome e cognome a tutte le vittime. Dati inediti e controversi

Il numero non lo spoilera. Per correttezza. Il lavoro è durato sei anni e deve essere ancora valutato da un comitato tecnico. Ma la faticosa impresa di dare un nome ed un cognome alle vittime dei bombardamenti su Foggia nel ’43 è terminato.

Lo storico e bibliotecario foggiano Maurizio De Tullio ce lo conferma. E ci preannuncia esiti “inediti e controversi”, destinati a far discutere. Un dato su tutti: il numero di morti verificato non corrisponde assolutamente a quei 20mila per lungo tempo raccontati. “E attenzione – ci dice-, ci siamo allargati fino al dicembre ’43, ipotizzando che qualche ferito potesse essere deceduto nei mesi successivi a quell’estate”. Quanti furono i morti dei bombardamenti su Foggia? Se si pensa a Dresda, la prima stima fu clamorosamente ridimensionata, da 250mila a 25mila circa. Il 10% praticamente. Ora anche la ricerca di Foggia si appresta a mettere nuovamente in discussione dati che si credevano acquisiti alle pagine della storia del capoluogo dauno.

 “Abbiamo fatto un censimento analitico, un lavoro certosino incrociando diverse fonti” ci dice ancora De Tullio. “Il prodotto venuto fuori è il primo probabilmente in Italia: censire tutte le vittime del ’43 dando loro un nome ed un cognome è un lavoro che ad oggi non ha nessuna città. Un omaggio civile. La stessa Roma, che pure ha pagato un tributo di sangue altissimo, ad oggi ha restituito un’identità a 800 vittime”.

‘La Meravigliosa Capitanata’, dunque, il settore della Biblioteca Provinciale curato dal 2010 da Maurizio De Tullio, sta per arricchirsi di un importante contributo storico. Avviata nella primavera del 2013 su iniziativa del precedente direttore, Franco Mercurio, la ricerca si avvia a conclusione con un unico obiettivo: dare un nome alle vittime di quei terribili bombardamenti di 76 anni fa.  Maurizio De Tullio si è avvalso di circa una ventina di fonti diverse, tra archivi pubblici e privati, testimonianze, documenti dell’epoca.  Il lavoro, prima di essere ufficialmente presentato alla città, alle autorità e agli studiosi, sarà valutato da un Comitato tecnico che tirerà le somme e genererà il documento finale con l’elenco delle vittime.

L’elenco finale sarà pubblico e consultabile online sul sito della biblioteca. Una sorta di ‘work in progress’ dove chiunque potrà aggiungere contributi ulteriori, ovviamente verificati ed utili.

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