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Cronaca Immacolata / Via Ruggiero Grieco

Autobomba in via Grieco: le indagini serrate dei carabinieri e lo sdegno di Mongelli

L'auto era stata rubata in via Pinto, a Foggia. Alcuni reperti sono stati inviati agli esperti del Ris per stabilire la tipologia di esplosivo utilizzato. Intanto, l'imprenditore Massimo Zammarano ha dichiarato di non aver ricevuto alcun tipo di minaccia

Una piccola utilitaria rubata due giorni fa in viale Pinto, a Foggia, e imbottita di esplosivo. Trasformata in un’autobomba. Stiamo parlando della Lancia Y10 fatta esplodere alle 19,45 di ieri dinanzi ai civici 18 e 20 di via Grieco, dinanzi allo studio della società edile dei fratelli Zammarano.

Sull’accaduto – che solo per un caso fortuito non ha registrato conseguenze più gravi – sono in corso le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Foggia. Al momento, nonostante l’imprenditore abbia dichiarato di non aver ricevuto alcuna minaccia, non si esclude alcuna pista.

I militari stanno interrogando parenti e amici di Massimo Zammarano, l’imprenditore ritenuto destinatario dell’attentato dinamitardo, insieme a persone vicine per questioni lavorative. Purtroppo, la zona in cui è avvenuta l’esplosione non è servita da alcun sistema di videosorveglianza e si trova nell’angolo cieco delle telecamere più vicine.

Poche informazioni, al momento, anche sul tipo di esplosivo utilizzato. Alcuni reperti prelevati dall’interno dell’autobomba sono stati già inviati agli esperti del RIS che, a giorni, sapranno dare informazioni più precise in merito alla composizione del materiale esplodente.

Nell’esplosione, il cui boato si è sentito a distanza di diversi isolati di distanza, l’auto è implosa, limitando i danni a vetri e cristalli in frantumi, quelli delle abitazioni più vicine e quelli della auto in sosta. Fortunatamente, in quel momento, lo studio era vuoto e l’esplosione non ha provocato vittime o feriti.

Non è la prima volta che la famiglia Zammarano si ritrova al centro di gravi intimidazioni. Lo scorso 23 maggio toccò al fratello Arturo, quando la sua auto – una Mercedes classe B – fu attinta da numerosi colpi di pistola in via Graziani, nel quartiere San Pio X, a Foggia. Anche in quel caso, l'imprenditore e l'uomo che era alla sua destra in macchina rimasero illesi.

Sull’accaduto, intanto, si registra lo sdegno e la preoccupazione del primo cittadino, Gianni Mongelli. “Una criminalità sempre più arrogante e aggressiva ha fatto esplodere ieri sera un’auto bomba in Via Grieco. Lo ha fatto poco prima delle otto di sera, incurante del rischio di causare una strage in un’ora in cui la città vive la tranquillità di un giorno festivo in strada”.

“Come Sindaco, non posso non esprimere preoccupazione. Un attentato come quello di ieri  è un insulto intollerabile per una città onesta ed è una minaccia inaccettabile per un imprenditore. Auspico che la Magistratura e le Forze dell’Ordine riescano quanto prima a individuare gli autori di questo gravissimo episodio”. 

Bomba a Foggia: auto esplode in via Grieco, foto di R. D'Agostino

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