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Cronaca Zona 167 - Via Lucera / Via Michele Menichella

Bomba a Foggia: salta in aria l’auto dell’ex direttore di Ataf

L'attentato dinamitardo è avvenuto in via Menichella, alla periferia del capoluogo dauno. Tre in tutto le auto distrutte dalle fiamme divampate per via dell'esplosione. Landella: "Episodio inquietante e agghiacciante"

Attentato dinamitardo nella notte nei confronti dell’ex direttore di Ataf Massimo Dicecca. Una bomba è stata piazzata e fatta esplodere sotto la sua auto, una Opel Corsa, in via Menichella. La deflagrazione è stata avvertita anche dai residenti del quartiere alla periferia di Foggia, mentre le fiamme hanno avvolto e danneggiato due auto parcheggiate nelle vicinanze.

Dicecca non era in casa ma si trovava a Taranto, dove ha preso servizio da qualche settimana. I motivi del grave episodio, per cui ci sarebbe un sospettato, sarebbe legato alla sua passata direzione nell’azienda foggiana. Utili alle indagini potrebbero rivelarsi le immagini del sistema di videosorveglianza.

Nel gennaio del 2016 Dicecca fu vittima di un altro grave atto intimidatorio, quando ignoti gli avevano spedito una busta con un proiettile. Nel marzo del 2016, invece, gli furono distrutti i vetri della sua autovettura. 

Bomba distrugge l'auto di Dicecca: le foto di R. D'Agostino

Il sindaco di Foggia ha espresso, a titolo personale ed istituzionale, piena solidarietà “per l’inquietante episodio, agghiacciante nella sua ferocia intimidatoria, tanto più inspiegabile alla luce del fatto che Dicecca non ricopre più alcun incarico all’interno di Ataf SpA ma svolge le sue funzioni a Taranto”.

COSI' DICECCA DOPO LA BOMBA

Ha proseguito il primo cittadino: “Nell’attesa di conoscere la genesi di questo attentato non è fuori luogo ritenere che, probabilmente, lo strascico delle tensioni che nel recente passato si sono registrate all’interno della nostra azienda di trasporti non ha ancora esaurito la sua carica di violenza. Una carica che violenza che, purtroppo, si è snodata attraverso tutta una serie di intimidazioni nei confronti del management di Ataf SpA, a cominciare proprio dall’ormai ex direttore Dicecca e dal presidente del Consiglio di Amministrazione, Raffaele Ferrantino”.

LE DICHIARAZIONI DEI SINDACATI

Landella ha poi concluso: “Esprimo la massima fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e degli inquirenti, che in queste ore sono al lavoro per capire movente ed esecutore di questo atto vigliacco e vergognoso. Questa vicenda ripropone alla nostra attenzione, ancora una volta, l’urgente necessità di ricondurre ogni discussione circa la situazione di Ataf SpA nell’alveo di un corretto confronto. Ciascuno di noi, infatti, ha a cuore le sorti dell’azienda ed il futuro dei suoi lavoratori, indipendentemente dalle valutazioni di merito che si possono legittimamente formulare circa le scelte messe in campo sino ad oggi. A Massimo Dicecca e alla sua famiglia, dunque, giungano l’abbraccio e la solidarietà mia e dell’intera Amministrazione comunale”.

Anche Alfonso De Pellegrino ha condannato “la violenta intimidazione che lascia esterrefatti, ma eve suscitare in ciascuno di noi il senso di solidarietà verso la comunità a cui apparteniamo e di rivolta verso quanti vogliono costringere chi si occupa dei beni comuni ad abbandonare il solco dell'onestà personale e della legalità”.

Ha evidenziato il capogruppo del Partito Democratico: “Ho personalmente espresso la mia solidarietà a Massimo Dicecca e ho offerto al presidente di Ataf SpA Alfredo Ferrantino tutto il mio sostegno istituzionale. Ho piena fiducia nelle Forze dell'Ordine e nella magistratura e mi auguro che presto siano individuati mandanti ed esecutori dell'atto intimidatorio, anche per restituire un po' di serenità alla comunità foggiana”

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