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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Rubavano gasolio al nord per rivenderlo al sud: presa la "Banda del carburante"

Almeno sei colpi messi a segno sul territorio nazionale. Un sodalizio organizzato secondo ruoli e responsabilità, sgominato all'alba di oggi da un blitz dell'Arma

Rubavano gasolio nel nord Italia e poi lo rivendevano al sud. Un giro di affari cospicuo, considerate le quotazioni del carburante, alimentato da “spedizioni punitive” messe a segno nelle province di Verbania e Sondrio che partivano dal basso Tavoliere - Cerignola e Andria, soprattutto - con un solo aggancio, invece, su San Severo.

Un’organizzazione ben rotata che ha permesso ai trasfertisti di riuscire a mettere a segno, nel corso del 2013, almeno sei colpi ai danni di depositi carburante ed altrettanti furti di autocisterne, mezzi sui quali veniva trasferito il gasolio rubato e trasportato in Puglia, dove veniva rivenduto sul mercato parallelo.

E’ quanto scoperto dai carabinieri del nucleo investigativo dei comandi provinciali di Verbania e Foggia, in collaborazione con l’Arma di Bari che, all’alba di oggi, hanno tratto in arresto 6 persone, e sottoposto altre 6 all’obbligo di dimora, in esecuzione a provvedimenti restrittivi emessi dal gip del Tribunale di Verbania Sondrio e Foggia. Un soggetto, resosi irreperibile, è attivamente ricercato.

L’indagine è partita nell’ottobre 2013, dopo il furto perpetrato ai danni di una ditta di combustibili di Domodossola dove ignoti avevano asportato 63.573 litri di gasolio. Gli elementi raccolti hanno portato i militari in Puglia, precisamente a Cerignola, dove hanno potuto accertare l’esistenza di un gruppo criminale specializzato in furti ingenti di gasolio con l’utilizzo di autocisterne rubate altrove o direttamente dai depositi oggetto di furto.

I NOMI E LE FOTO DEGLI ARRESTATI

Gli arrestati, infatti, sono tutti del centro ofantino ad eccezione di una persona di San Severo e tre di Andria. Le trasferte venivano effettuate su tutto il territorio nazionale in modo organizzato, con una netta divisione di ruoli e compiti tra i membri del gruppo: chi finanziava l’attività, secondo gli inquirenti, era la stessa persona che si occupava poi di smerciare il carburante in Capitanata; un paio di persone venivano impegnate per il trasporto del carburante rubato e tutte le altre impiegate nella logistica delle trasferte.

Per travasare il carburante venivano utilizzati tubi alimentati da idrovore, utilizzando tre/quattro autovetture “pulite” quali “staffette” all’autocisterna che trasportava il gasolio rubato. Le attività predisposte a largo raggio sul territorio, nel corso del tempo, avevano già permesso di arrestare in flagranza di reato 14 persone responsabili di due furti perpetrati in provincia di Sondrio e Ascoli Piceno, recuperando tutta la refurtiva consistente in oltre 90mila litri di gasolio.

Blitz all'alba, sgominata la "Banda del carburante" | FOTO

Non tutti i colpi, però, andavano a buon fine. Secondo gli inquirenti, infatti, gli stessi componenti del sodalizio si erano resi responsabili anche di un maldestro tentativo di furto ai danni di un deposito di combustibile della provincia di Pistoia, a seguito del quale si generava la fuoriuscita dalla cisterne di un ingente quantitativo di gasolio (27.000 litri circa) che si è riversato nei terreni e campi circostanti causando il loro inquinamento.

FOTO | Da Cerignola al Nord, in trasferta per rubare carburante: 12 arresti

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