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Cronaca

Processo 'Black Land': otto condanne e due assoluzioni

Questa la sentenza di secondo grado del processo relativo ad un presunto traffico illecito di migliaia e migliaia di tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, stoccati in siti della Campania e sversati in Capitanata

Il secondo atto del processo 'Black Land' si chiude con otto condanne, sette riduzioni di pena, e due assoluzioni. Questa la sentenza di secondo grado del processo che vede, tra gli altri, 10 persone accusate, a vario titolo, di aver gestito un presunto traffico illecito di migliaia e migliaia di tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, stoccati in siti della Campania e sversati in Capitanata.

La vicenda è stata portata alla luce nell’aprile del 2014, quando i carabinieri e la Dia di Bari scoprirono un traffico di rifiuti speciali che venivano stoccati illecitamente in Capitanata. Nello specifico si tratta di rifiuti speciali non trattati (frazione umida) e interrati all’interno di un enorme cratere in agro di Ordona, e dello smaltimento illecito di rifiuti speciali derivanti da trattamento meccanico (frazione secca), proveniente da un impianto di stoccaggio di Foggia.

VIDEO: INTERRAVANO E BRUCIAVANO RIFIUTI IN CAPITANATA

I rifiuti speciali, tutti provenienti da impianti di raccolta e stoccaggio ubicati in Campania, nelle province di Salerno, Caserta e Avellino, ammonterebbero a non meno di 12mila tonnellate. Tredici persone furono arrestate, ritenute a vario titolo responsabili di attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti.. Per la vicenda, numerosi Comuni si costituirono parte civile: tra questi Cerignola, Apricena, Ordona, Carapelle e Trani ma anche il  Consorzio di Igiene Ambientale Foggia 4 e alcune associazioni ambientaliste.

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