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Cronaca

Tredici lavoratori in Procura contro l’Arif, l’accusa: “Assunzioni estive poco chiare”

Le assunzioni avrebbero dovuto rispettare alcuni parametri, tra cui titoli, anzianità, specifiche esigenze su base territoriale. Iacovelli: “Ma a luglio assunzioni senza alcuna pubblicazione di elenchi dei lavoratori aventi diritto”

Tredici lavoratori, sostenuti dalla Flai Cgil di Capitanata, hanno presentato un esposto alla Procura della di Foggia contestando le procedure per le assunzioni temporanee effettuate dall’Arif, l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali della Regione Puglia.

I lavoratori denunciano probabili abusi nella selezione del personale impiegato nell’attività di forestazione e antincendio nel periodo estivo, in violazione a un verbale sindacale sottoscritto il 31 marzo del 2014 che prevedeva un periodo di lavoro che andava dal 15 giugno al 15 settembre, come accade ogni anno.

Come da verbale, segnalano alla Procura i lavoratori, le assunzioni avrebbero dovuto rispettare alcuni parametri fondamentali tra cui titoli, anzianità di prestazione nel settore idraulico forestale, specifiche esigenze su base territoriale di residenza.

“A partire da tale accordo sindacale – spiega Daniele Iacovelli, segretario provinciale della Flai Cgil di Foggia - i lavoratori hanno inviato lettere di messa a disposizione e curriculum vitae come previsto dalle procedure individuate. A fronte di questo, l’Arif nel mese di luglio provvedeva alle assunzioni senza alcuna pubblicazione di elenchi dei lavoratori aventi diritto”.

La Flai di Foggia aveva richiesto la verifica delle assunzioni e degli operai e i criteri di selezione adottati, con una lettera ufficiale inviata il 21 luglio al direttore generale dell’Arif, replicata sette giorni dopo da una seconda, senza ricevere alcun riscontro. “Nel frattempo alla Flai – spiega Iacovelli – si sono rivolti diversi lavoratori per reclamare i propri diritti”.

Nell’esposto i lavoratori - tutti con alle spalle anni di esperienza e impiego nelle attività di forestazione - denunciano come alcuni assunti sono legati probabilmente da rapporti famigliari con referenti aziendali e apparentemente non sono in possesso dei requisiti previsti dall’accordo del 31 marzo.

Chiediamo trasparenza, chiediamo che siano accertate eventualità irregolarità, anche in previsione delle eventuali assunzioni temporanee nel periodo invernale. In una fase come questa di grave recessione e crisi occupazionale, non è consentito a nessuno di calpestare diritti maturati a favore di qualche privilegiato”. 

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