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Cronaca

Amiu scioglie il nodo assunzioni: 30 restano fuori dall'accordo occupazionale

L'azienda barese riassumerà 320 lavoratori di Amica e Dauniambiente. Grandaliano: "Siamo stati costretti ad applicare il regolamento dell'azienda"

Saranno 320 in tutto gli ex dipendenti di Amica e Dauniambiente che verranno riassunti da Amiu. Dopo giorni di attesa, ansie e toto cifre, il dato si definisce: 30 in tutto coloro che resteranno fuori dall’accordo occupazionale con l’azienda levantina.

I numeri li comunica amaramente in serata il presidente di Amiu, Gianfranco Grandaliano, dopo una mattinata trascorsa in Prefettura, a Foggia, ed un pomeriggio a Bari, al tavolo del cda. “Purtroppo non abbiamo potuto fare diversamente. Siamo stati costretti ad applicare il regolamento dell’azienda. E la normativa prevede che sono fuori coloro che si sono macchiati di reati gravi”.

Nel dettaglio, si tratterebbe dei 12 che hanno denunciato la task force in Procura relativamente all’accordo sottoscritto a Bari (definito una “truffa”). Tra questi il segretario aziendale Fiadel, Vincenzo Iascone. Quindi altri 13 che avrebbero la fedina penale compromessa e 5 denunciati nei mesi scorsi per danni all’azienda.

I 320 riassunti saranno distribuiti in pianta organica nel rispetto delle proporzioni amministrativi/operatori sottoscritte nell’accordo a Bari, con demansionamento tecnico per tutti. Per gli altri, sono ancora in corso le visite mediche. Una cosa sembra oggi certa: la normativa si applica trattandosi di contratti ex novo.

Alias, se il primo referendum lo scorso dicembre non fosse stato bocciato e non fossero subentrati i licenziamenti, i lavoratori sarebbero dovuti transitare tutti, indistintamente nel nuovo soggetto barese che per i prossimi 12-18 mesi si occuperà del servizio rifiuti a Foggia. Nel pomeriggio l’assessore alla sicurezza, Franco Arcuri, si è recato in Questura. L’allerta in città è massima. 

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