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Cronaca

Assenteismo, Vigiano: "Clemenza per i dipendenti e le famiglie. Che cali il silenzio sulla vicenda"

Il consigliere comunale di Civica per la CapitAmata e difensore di uno dei 18 dipendenti licenziati, invita tutti a smorzare i toni per rispetto ai familiari: " Straziante è l'aver sentito la parola suicidio uscire dalla bocca di qualcuno"

Silenzio. Il desiderio di Antonio Vigiano, consigliere comunale di Civica per la CapitAmata e difensore in sede penale di uno dei 18 lavoratori coinvolti nella vicenda degli assenteisti del Comune di Foggia. Un appello, quello di Vigiano, affinché si spengano le polemiche su una vicenda che a distanza di tre mesi continua a fare rumore. 

"Ancora fiumi di parole sulla vicenda degli assenteisti del Comune di Foggia, che hanno portato al licenziamento di 18 lavoratori. Alle dichiarazioni pro-lavoratori di Micky de Finis, segretario regionale della Direl, sono seguite quelle del Sindaco Landella, che, nel rispondere al primo, ha escluso che le decisioni assunte dalla Commissione Disciplinare dell’Ente siano state condizionate dalla politica. Un susseguirsi di titoloni sui giornali e dichiarazioni a tutta pagina che sicuramente suscitano l’interesse dell’opinione pubblica ma che, nel contempo, contribuiscono a far cadere nel baratro i 18 sfortunati protagonisti e le loro rispettive famiglie", accusa Vigiano.

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"Benché stia difendendo in sede penale un lavoratore disabile coinvolto nella vicenda - precisa il consigliere comunale - e benché abbia seguito in disparte, non poteva essere altrimenti, l’aspetto lavorativo dello stesso, non è mia intenzione sostenere le ragioni di Miky De Finis o quelle del Sindaco Landella, entrambe degne di considerazione, non commento e mi adeguo ai responsi della Commissione Disciplinare, non è mia intenzione giustificare o colpevolizzare i lavoratori coinvolti nella vicenda, diventati agli occhi dell’opinione pubblica il nemico da abbattere"

Vigiano rivolge un appello anche agli organi di informazione, affinché si smorzino i toni, e si mostri un po' di clemenza nei confronti dei 18 lavoratori, e soprattutto nei confronti dei familiari, vittime involontarie di un vero e proprio dramma: "Il mio desiderio è che si smorzino quanto prima i titoloni e gli articoli a tutta pagina e che l’opinione pubblica (anche coloro ai quali manca un posto di lavoro e che si sentono, a torto o a ragione, più indignati per la vicenda) mostri un po’ più di clemenza nei confronti di questi 18 infausti protagonisti, in quanto ci si dimentica che alle loro spalle, in molti casi, ci sono nuclei familiari, composti anche da ragazzi e bambini in tenera età, che stanno vivendo un emerito dramma. Che cali il silenzio su questa vicenda per loro, per gli innocenti che si trovano ingiustamente a pagare dazio per colpe non proprie, per coloro che avevano dei sogni da realizzare e che a causa del licenziamento del loro genitore si troveranno costretti a misurarsi con la dura realtà della mancanza di risorse finanziarie".

Il consigliere comunale auspica che presto cali il silenzio sulla vincenda, che rischia di assumere dei contorni tragici: "In questi giorni sono stato contattato da alcune di queste persone, da parenti stretti di alcuni dei lavoratori coinvolti, e il dramma che si percepiva nella loro voce era a dir poco straziante, come straziante è l’aver sentito addirittura la parola suicidio uscire dalla bocca di qualcuno".

"Che cali il silenzio - continua Vigiano - anche perché l’effetto mediatico assunto dall’infausta vicenda, che mi auguro non abbia condizionato l’operato della Commissione Disciplinare dell’Ente, non condizioni gli organi dispensati a dare giustizia, ai quali tutti i lavoratori, almeno credo, faranno ricorso". 

Un silenzio che possa ridare dignità alla comunità e ai lavoratori che, sia nel pubblico che nel privato, lavorano con spirito di sacrificio spesso con stipendi non congrui: "Che si inizi ad alzare la voce su queste ingiustizie, sui lavoratori sottopagati, sui lavoratori sfruttati, sulle svariate forme di ingiustizia sociale che attanagliano la nostra città e ne impediscono la crescita sociale ed economica, e si lascino i 18 infausti lavoratori licenziati del Comune di Foggia, con il dovuto riserbo, al loro destino, qualunque esso sarà".

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