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Cronaca Cerignola

Dall’Ash un messaggio alla Provincia: si dimentica dei portatori di handicap

L’allarme lanciato da Marilena Dagnese Preziosa, vice presidente dell’Associazione Superamento Handicap di Cerignola. Per i portatori di handicap, l’assistenza specialistica è garantita solo nelle scuole primarie

Il Comune di Cerignola tra tanti sforzi garantisce l’assistenza specialistica ai portatori di handicap nelle scuole primarie, ma poi, alle superiori la Provincia si dimentica di loro. Così Marilena Dagnese Preziosa, vice presidente dell’Associazione Superamento Handicap di Cerignola, si è fatta forza ancora una volta ed è arrivata ad esporre la sua protesta civile a Palazzo Chigi.

L’occasione il 3 dicembre, per le celebrazioni della “Giornata Internazionale delle persone con disabilità 2014 – La sfida per l’inclusione: il futuro delle persone con disabilità”, organizzata dai Ministeri delle Politiche Sociali, del Lavoro, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, della Salute, con la collaborazione delle associazioni Fish e Fand.

Niccolò Preziosa, figlio della attivista Ash, è stato premiato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, per aver conseguito il massimo dei voti alla scuola media Pavoncelli, dalla quale si è licenziato, per iscriversi al Liceo Tecnologico, indirizzo Scienze applicate. E qui sono cominciati i problemi, perché se il Comune di Cerignola è tra i più all’avanguardia in Capitanata per l’assistenza specialistica, la Provincia latita e non assicura il servizio dell’assistenza all’autonomia e la comunicazione nelle scuole superiori. Un diritto sancito dalle normative vigenti e ribadito da diverse sentenze dei Tribunali, Tar compreso.

Eppure, ristrettezze finanziarie fanno sì che l’Ente di Palazzo Dogana non riesca ancora ad assicurare la copertura finanziaria sufficiente ad avviare la prestazione. L’anno scolastico è partito a settembre e regna l’incertezza anche per un’eventuale partenza dai primi mesi del 2015. E i portatori di handicap psicofisici sono praticamente tagliati fuori dal contesto, in assenza di adeguato supporto psicologico. Ecco che si rischia di vanificare ogni sforzo didattico e personale compiuto da ragazzi come Niccolò.

Le famiglie più benestanti ricorrono all’anticipazione dei fondi che la Provincia non riesce a reperire, sopperendo anche ai ritardi della quota parte in capo alla Regione Puglia. Per gli altri, il problema incide, condannando i piccoli studenti a fare a meno fino a nuovi ordini di quel percorso umano e didattico personalizzato, così utile per l’iter formativo e culturale, in simili situazioni.

Il consigliere provinciale Gianvito Casarella di Forza Italia ha sollecitato nelle scorse settimane il presidente Francesco Miglio, che aveva assicurato al dirigente Oscar Corsico una soluzione ad hoc che consentisse di far partire il servizio. “L’ipotesi era quella di stornare dal trasporto disabili una prima cifra che avviasse anche l’assistenza specialistica. Una variazione di bilancio di cui ad oggi non si ha notizia, così come della data in cui si avvierà la assistenza psicologica all’autonomia e alla comunicazione nelle scuole superiori. È necessario precisare che la situazione di disservizio provinciale rinviene dal passato, ma né la gestione commissariale 2013-2014, né l’amministrazione Miglio pongono ora rimedio. Anzi, noto che rispetto al problema c’è indifferenza. Ed è la cosa più grave di questa vicenda”.

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