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Cronaca Manfredonia / SS 89 Garganica

Tenta di baciare cassiera e finisce in carcere, ma uscito di cella continua a perseguitarla

E' quanto scoperto dai carabinieri di Foggia che, per il fatto, hanno tratto in arresto Noufou Bara, 33enne del Burkina Faso. Lo stesso era già stato arrestato per aver tentato un approccio fisico con la stessa donna

Si era invaghito di una donna che lavora nel bar di un’area di servizio sulla Statale 89 e, dopo un primo approccio fisico (per il quale fu già arrestato), continuava a pedinarla, appostandosi all’esterno del luogo di lavoro.

E’ quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Foggia che, per il fatto, hanno tratto in arresto Noufou Bara, 33enne del Burkina Faso per il reato di atti persecutori. L’arresto è scaturito a seguito di una richiesta di intervento al 112 da parte della vittima. La stessa riferiva ai carabinieri che alcune ore l’uomo si era appostato davanti al bar per osservare i suoi movimenti.

L’uomo era conosciuto dalla donna poiché nel mese di giugno dell’anno scorso era già stato arrestato per tentata violenza sessuale, in quanto aveva aggredito la giovane tentando di baciarla. La storia aveva avuto inizio nel mese di maggio 2014 quando l’uomo aveva cominciato a frequentare il bar dove la ragazza svolge l’attività di cassiera.

Invaghitosi della donna, tra l’altro già sposata, quotidianamente si presentava presso l’attività rimanendovi alcune ore e tentando di approcciarla con inviti ad uscire ed appostamenti. Le condotte moleste sono diventate in breve tempo sempre più insistenti: in alcune occasioni, infatti, l’uomo ha anche tentato di entrare nella macchina della donna, oppure rivolgendosi agli altri acquirenti gridava che lui era il suo fidanzato e che presto si sarebbero sposati.

La donna, vivendo ormai uno stato d’ansia e di timore, insieme al titolare dell’attività ha più volte invitato il 33enne ad andare via, ma senza risultati. Tuttavia le condotte si facevano sempre più pericolose, fin quando una sera di giugno l’uomo è entrato nell’attività in orario di chiusura e ha aggredito la donna cercando di baciarla; la stessa è riuscita a fuggire via e solo grazie ad una pattuglia delle forze dell’ordine che si trovava in zona e l’uomo è stato fermato ed arrestato.

La situazione è tornata ad aggravarsi dal mese di dicembre, quando lo stesso è tornato in libertà e ha ripreso a porre in essere condotte moleste e persecutorie in danno della ragazza. La stessa infatti riferiva ai Carabinieri che il giovane, con frequenza quotidiana, si recava al bar per molestarla, intrattenendosi per l’intera durata del turno di lavoro, anche per 5/6 ore ininterrottamente, costringendo la ragazza a rifugiarsi in ufficio, senza potere attendere alle proprie mansioni.

Ormai provata fisicamente e psicologicamente e temendo per la propria incolumità e per quella del bambino che porta in grembo, decideva di contattare i carabinieri e mettere fine a questo incubo. L’uomo, che tra l’altro risulta destinatario di un ordine di espulsione emesso del Prefetto di Pordenone, è stato associato alla casa circondariale di Foggia e dopo il rito per direttissima gli è stata irrogata la misura del divieto di avvicinamento. 

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