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Cronaca

Processo Corona: per il figlio del boss Sinesi si riaprono le porte del carcere

L'arresto è stato eseguito dai carabinieri del Ros di Bari su disposizione della DDA. Si tratta, dalle prime informazioni trapelate, di un aggravamento della misura a seguito della riesplosa guerra di mala a Foggia

Era tornato in libertà da un paio di mesi circa. Ma per Francesco Sinesi, figlio dello storico boss de 'La Società Foggiana' Roberto Sinesi (scampato due mesi fa ad un agguato in via San Giovanni Bosco), si riaprono le porte del carcere. E' quanto disposto a seguito della sentenza di condanna di primo grado dell'operazione 'Corona'.

L'arresto è stato eseguito dai carabinieri del Ros di Bari su disposizione della Direzione distrettuale antimafia. Si tratta, dalle prime informazioni trapelate, di un aggravamento della misura a seguito della riesplosa guerra di mala a Foggia.

Lo scorso 28 aprile, Sinesi era stato condannato in primo grado a 6 anni e 8 mesi di reclusione nell'ambito del processo 'Corona', che si è svolto a Bari con il rito abbreviato; insieme a lui, numerosi esponenti di spicco della criminalità organizzata dauna.  Secondo la Dda, 'La Società' aveva stretto accordi con altre importanti organizzazioni criminali, come la mafia garganica, il clan dei Casalesi e Cosa Nostra.

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