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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Severo

Inseguito, estrae revolver e spara due colpi a un carabiniere: dopo Di Gennaro sfiorata un'altra morte assurda

E' accaduto a Bisceglie. Il giovane, 22enne ucraino già noto alle forze dell'ordine e sottoposto a fermo, ha esploso due colpi di pistola contro il militare che fortunatamente non andavano a segno

Sfiorata tragedia nel giorno della festa della Liberazione, quando sono stati esplosi dei colpi di pistola contro un carabiniere. Un altro militare - dopo la morte del maresciallo maggiore Vincenzo Di Gennaro di Cagnano Varano, e le aggressioni di Rodi Garganico e Foggia - nel mirino della criminalità comune.

Questa volta è accaduto a Bisceglie, dove i carabinieri della Tenenza, avuta notizia che un soggetto girava armato nel centro cittadino, predisponevano immediatamente un servizio finalizzato al rintraccio dell'uomo. Proprio il comandante della Tenenza, riconosceva nelle fattezze il soggetto ricercato, un 22enne ucraino di origine, ma italiano per adozione, mentre si trovava nei pressi del mercato ittico. Lo stesso cercava immediatamente di evitare i controlli.

Subito l’Ufficiale  tentava di bloccarlo ricorrendolo per le limitrofe vie del centro. Il giovane era a bordo della propria bicicletta elettrica ma, vistosi quasi raggiunto, se ne liberava proseguendo la fuga a piedi. Il comandante della Tenenza continuava a rincorrerlo quando l’inseguito estraeva una pistola, poi rivelatasi un revolver marca Taurus Cal 38, arma clandestina poiché con matricola ripunzonata, e, puntandola verso il militare, premeva la leva di sparo.

All’inizio la pistola non ha esploso proiettili, ma il ragazzo, determinato nel proprio intento, continuava ad azionare l’arma, fino a quando sono stati esplosi 2 colpi. Fortunatamente l’Ufficiale, accortosi già della pistola, guadagnava un riparo di fortuna e, benché armato, non rispondeva al fuoco, conscio del contesto urbano e quindi ad alto rischio  di incidenti in cui si trovava. I colpi quindi non andavano a segno per la reattività del Tenente nell’uscire dalla traiettoria e nel mettersi al riparo. A quel punto il giovane reo fuggiva facendo perdere le proprie tracce.

Al fine di individuare e bloccare il giovane, già chiaramente riconosciuto dai militari operanti, essendo lo stesso già molto noto per pregiudizi di polizia per reati contro la persona ed afferenti sostanze stupefacenti, il Comando Provinciale di Bari, in brevissimo tempo, inviava sul posto 60 carabinieri di rinforzo. Venivano pertanto eseguiti posti di controllo e mirate perquisizioni personali e domiciliari nell’arco delle ore immediatamente successive ai fatti. Complessivamente venivano eseguite 23 perquisizioni nei confronti di altrettanti soggetti pregiudicati e possibili fiancheggiatori.

Il giovane, attivamente ricercato anche a Trani, veniva localizzato dai militari del N.O.R.-Sezione Operativa della Compagnia di Trani e dagli stessi Carabinieri della Tenenza di Bisceglie in Via Andria, dove veniva bloccato. Il ragazzo, che a quel punto non opponeva alcuna resistenza, faceva rinvenire in un  terreno attiguo all’ospedale civile di Bisceglie, avvolta in un panno bianco, la pistola con cui poco prima aveva sparato. 

Alle ore 23.00 , dopo un interrogatorio di garanzia condotto dal Sostituto Procuratore di turno in cui il giovane assistito dal proprio legale si avvaleva della facoltà di non rispondere, veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dall’Autorità giudiziaria. Il 22enne fermato è rimasto vittima di un tentato omicidio il 18 dicembre scorso, venendo attinto in maniera lieve da due colpi d’arma da fuoco per cui sono ancora in corso indagini.

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