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Cronaca Immacolata / Viale Michelangelo

“Suo figlio rischia l’arresto, servono soldi”: incastrato lo 'specialista' delle truffe che si fingeva avvocato

Il consumato canovaccio della 'truffa del finto avvocato' questa volta finisce male, e un 51enne di Napoli, sedicente avvocato, invece di trovare l'anziana da truffare si è trovato faccia a faccia con i carabinieri

“Suo figlio rischia l’arresto, servono soldi”. Il consumato canovaccio della ‘truffa del finto avvocato’ questa volta finisce male per uno specialista dei raggiri ai danni di persone anziane. L’uomo infatti, Gennaro Trematerra, 51enne di Napoli, si è spacciato per avvocato ma invece di trovare l’anziana da truffare si è trovato faccia a faccia con i carabinieri.

Per lui si sono aperte le porte del carcere. L’uomo risultava, altresì, destinatario di un ordine di cattura per reati analoghi. Tutto è partito con la classica telefonata: “Pronto signora sono l’avvocato De Michele. Suo figlio è stato coinvolto in un incidente stradale e sta fermo in caserma dai carabinieri. Era sprovvisto di assicurazione. Sta bene ma servono soldi per evitare l’arresto. Raccolga tutti i soldi che ha e i gioielli che ha in casa”.

La telefonata doveva dare la stura alla truffa ai danni di una anziana signora di Foggia. Ma a far saltare i piani è stata la presenza di alcuni carabinieri in abiti civili che - alla luce delle numerose segnalazioni di tentate truffe pervenute negli ultimi giorni al 112 - avevano predisposto un servizio specifico in alcune zone della città.

Così i militari, nel transitare in zona viale Michelangelo, aveva notato un uomo distinto aggirarsi in maniera sospetta all’ingresso di un palazzo. I militari hanno proceduto a controllare l’uomo, che alla loro vista si è mostrato molto agitato. Lo stesso ha dichiarato di essere di Napoli fornendo un documento d’identità successivamente risultato falso. Mentre si procedeva al controllo, il telefono dell’uomo ha cominciato a squillare e nel rispondere l’interlocutore ha riferito cripticamente: “Vai al sesto piano”, chiudendo la chiamata.

I carabinieri hanno immediatamente intuito il perché di quella telefonata e recandosi al sesto piano della palazzina contattavano l’inquilina dell’appartamento, la quale alla loro vista li ha fatti entrare in casa dicendo: “Ah siete voi, eccovi i soldi ho preparato tutto”, sul tavolo in cucina vi erano soldi e gioielli che l’anziana donna aveva raccolto in casa. Dopo averla tranquillizzata e averle spiegato che era stata vittima di un raggiro, la donna è stata invitata a formalizzare la denuncia per la truffa subita.

Sul conto dell’uomo si accertava che il documento fornito era falso così come le generalità dichiarate. Dopo le operazioni di fotosegnalamento lo stesso è stato identificato in Gennaro Trematerra, già noto per precedenti specifici e destinatario di un ordine di cattura in carcere per reati analoghi: ora dovrà rispondere di tentata truffa aggravata, false dichiarazioni sull’identità a pubblico ufficiale e possesso di documento falso. Per lui dopo la convalida dell’arresto, si sono aperte le porte del carcere di Foggia.

Dal Comando provinciale dei carabinieri di Foggia si ribadisce di non fidarsi di persone sconosciute, anche se si presentano come avvocati o appartenenti alle Forze dell’Ordine, che chiedono denaro o altri beni; inoltre non è richiesto alcun pagamento per  arresti o fermi per nessun motivo e in caso di dubbio bisogna contattare immediatamente il 112 per segnalare gli episodi sospetti.

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