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Cronaca Centro - Stazione / Via Piave

Rissa al Quartiere Ferrovia: 30enne si scaglia contro i poliziotti, poi prova a corromperli: "Diamanti se mi liberate"

In manette Hamza Bazi, tunisino, irregolare sul territorio italiano. Anche in questura, l'uomo ha continuato a minacciare e aggredire i poliziotti, ponendo in essere atti di autolesionismo, ingerendo delle viti metalliche

Attimi di panico, ieri pomeriggio, al Quartiere Ferrovia, a Foggia, dove è stato necessario l'intervento della polizia per riportare la calma. Il fatto è successo intorno alle 18, in via Piave, angolo via Pogdora, dove era stata segnalata una rissa tra extracomunitari.

La vicenda però è stata più complessa del previsto e, dal quartiere ferrovia, si è spostata negli uffici della questura, dove uno dei contendenti fermato - Hamza Bazi, classe 1989 tunisino, irregolare sul territorio dello Stato - ha continuato ad inveire, minacciare e aggredire i poliziotti, tentando di corromperne uno e ponendo in essere atti di autolesionismo. Il 30enne è stato arrestato per resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, minacce, lesioni e tentata corruzione

Nel dettaglio, giunti sul posto della segnalata rissa, gli agenti hanno trovato un poliziotto che libero dal servizio che, avendo assistito alla lite, era in grado di dare indicazioni per l’identificazione dei soggetti coinvolti, che nel frattempo si erano allontanati. Dopo un giro di perlustrazione nelle strade adiacenti, gli operatori hanno individuato uno dei soggetti coinvolti nella rissa, il quale alla vista della 'Volante' si avvicinava spontaneamente e si accasciava a terra probabilmente simulando un malore. Immediatamente l’uomo veniva soccorso dall’autombulanza.

Nel frattempo, un secondo uomo, poi identificato per Bazi, cominciava ad inveire contro i poliziotti minacciando loro di morte, mentre riprendeva con il telefonino l’operato delle 'Volanti', asserendo che li stava postando in  “live” su Facebook. Dopo aver effettuato il presunto video, lanciava il telefono all’indirizzo di uno degli agenti. A quel punto, i poliziotti - con non poca difficoltà - hanno accompagnato l'uomo in questura. Giunti negli uffici di via Gramsci, l'uomo ingeriva un oggetto presente in sala d'attesa e, dopo poco, ha iniziato a manifestare difficoltà respiratorie.

Immediatamente gli agenti si prodigavano per aiutare l'uomo e, dopo alcune manovre, riuscivano a fargli espellere una vite metallica e riprendere così la regoalre funzione respiratoria. Subito dopo essere stato soccorso, l'uomo si è scagliato contro gli operatori aggredendoli con calci e pugni, tant’è che gli agenti sono stati costretti a fermarlo con i dispositivi in dotazione.

Data la situazione, gli agenti hanno chiesto l'intervento di una ambulanza e nel frattempo l'uomo, avendo capito la gravità della sua situazione, tentava di corrompere un agente proponendogli dei diamanti se lo avesse fatto liberare. Al rifiuto perentorio dell’agente, lo stesso, lo ha minacciato dicendogli che gli avrebbe tagliato la gola. Presso gli Ospedali Riuniti, al termine degli accertamenti sanitari, è stata diagnosticata la presenza di un corpo estraneo nello stomaco del Bazi e una volta dimesso, veniva tratto in arresto e condotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione della locale Procura della Repubblica.

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