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Cronaca

“Mi manda la Società”, poliziotti infiltrati in un market arrestano estorsore

Si tratta di un 39enne pregiudicato di Foggia beccato con 1000 euro in tasca. Il giorno prima dell'arresto è stato visto da un agente libero dal servizio minacciare e percuotere il titolare dell'esercizio commerciale

E’ il quinto arresto per estorsione eseguito nel giro di poco tempo, a Foggia, dagli agenti della Squadra Mobile.

“E’ un dato che fa ben sperare. Le estorsioni, purtroppo, ci sono sempre state, ma adesso registriamo un’inversione di tendenza: ci sono più estorsori arrestati che vittime, e noi ci auguriamo di poter continuare in questa direzione”.

Commenta così il dirigente della mobile di Foggia, Alfredo Fabbrocini, l’ultimo arresto eseguito dagli uomini della Sezione Criminalità organizzata lo scorso sabato, quando hanno stretto le manette ai polsi di un 39enne del posto, L.G.D., pregiudicato, arrestato in flagranza di reato per estorsione aggravata ai danni del titolare di un esercizio commerciale della città.

Tutto è partito l’11 maggio, quando un agente di polizia libero dal servizio ha notato l’uomo (in compagnia di una seconda persona non ancora identificata) minacciare, spintonare e schiaffeggiare il titolare dell’attività, un negozio di generi alimentari.

Sulla base di tale circostanza, sono stati quindi predisposti mirati servizi di osservazione e controllo della zona che hanno permesso agli agenti di accertare che il proprietario del market, benché reticente, fosse vittima di estorsione.

Per questo motivo, il giorno seguente, è stato predisposto un doppio servizio di controllo: dall’esterno, con agenti in divisa per monitorare l’intera zona, e dall’interno con un via-vai di personale in abiti civili confusi tra la nutrita clientela del market, specialmente nel fine settimana.

Come previsto dalla polizia, nel pomeriggio dello stesso giorno, tra gli avventori del negozio si è presentato anche il pregiudicato foggiano che ha raggiunto il titolare dell’esercizio direttamente nel retro del negozio.

A quel punto, si sono avvicinati al magazzino del market anche gli agenti in borghese che, prima di svelare la loro identità, hanno ascoltato l’estorsore giustificarsi con la vittima e presentarsi come un semplice emissario – “Non è colpa mia, sono stato mandato dalla Società”, avrebbe detto l’uomo secondo quanto riferito dagli investigatori - e il titolare del negozio chiedere rassicurazioni sulla propria incolumità fisica.

Solo a quel punto gli agenti hanno fatto irruzione nel retro del market ed hanno arrestato l’uomo in flagranza di reato e con in tasca 1000 euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività estorsiva.

Secondo quanto accertato dagli inquirenti, l’uomo risulterebbe slegato da qualsiasi consesso criminale locale, nonostante una parentela acquisita con un elemento di spicco della criminalità organizzata.

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