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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Vieste / Via Papa Giovanni XXIII

In auto con 3,5 kg di marijuana, forza posto di blocco e si schianta: arrestato nipote di 'Cintaridd'

Si tratta di Michele Notarangelo, 20enne viestano. Sul fatto sono in corso le indagini dei carabinieri, che dovranno ricostruire la filiera dello stupefacente, ovvero la provenienza e la destinazione

In auto con 3,5 kg di marijuana, per un valore stimato di circa 20mila euro. E’ quanto scoperto a Vieste, in pieno centro cittadino, dove i carabinieri sono riusciti a fermare e ad arrestare il ‘corriere’ Michele Notarangelo, ventenne del posto con precedenti poco significativi, nipote dei più noti Angelo e Onofrio Notarangelo, entrambi assassinati nell’ambito della guerra di mala riesplosa nella città garganica.

Il 20enne è stato fermato da una pattuglia dopo che lo stesso ha forzato un posto di blocco, ingaggiando un folle inseguimento per le vie del centro cittadino. Il fatto è avvenuto alle 13 di ieri, quando le strade di Vieste erano popolate di pedoni e automobilisti: un passante ha rischiato di essere falciato dal 20enne che, per evitare l’investimento, è andato ad impattare contro delle autovetture in sosta, terminando poi la sua corsa contro un albero in via Papa Giovanni XXIII.

I militari, dopo aver raggiunto e bloccato il 20enne - illeso nonostante il violento urto - hanno effettuato una perquisizione veicolare che ha permesso di recuperare una sacco di plastica nero contenente 3,5 kg di marijuana, ancora da essiccare e lavorare. Sul fatto sono in corso le indagini dei carabinieri, che dovranno ricostruire la filiera dello stupefacente, ovvero la provenienza e la destinazione.

Il quantitativo sequestrato, importante, e lo stato ancora 'al naturale' dello stupefacente (per lo più infiorescenze), infatti, fanno presupporre che lo stesso fosse destinato ad una organizzazione più strutturata, esperta nel confezionamento della droga e attrezzata per l'essiccazione. Michele Notarangelo è stato arrestato e tradotto presso la casa circondariale di Foggia.

Le analisi di laboratorio consentiranno poi di stabilire il quantitativo di principio attivo dello stupefacente e il numero di dosi ricavabili. Dopo i recenti fatti di sangue, a Vieste sono stati pesantemente incrementati i pattugliamenti e i servizi di controllo dei militari dell’arma. Nei giorni successivi l’omicidio di Onofrio Notarangelo, infatti, sono state effettuate oltre 50 perquisizioni a carico di soggetti considerati attigui alla criminalità locale e organizzata.

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