Finisce in carcere lo 'scafista' che trasportava marijuana sulle spiagge del Gargano
L'arresto di Ciro Del Bravo rientrava in una più vasta indagine portata a termine dalla polizia con l'operazione denominata 'Coast to Coast', che ha scoperto un sodalizio italo-albanese dedito all'importazione di stupefacente dall'Albania
Dopo l'operazione 'Coast to Coast', torna in carcere lo ‘scafista’ Ciro Del Bravo. Nel pomeriggio di ieri, gli agenti del commissariato di Manfredonia hanno eseguito nei confronti del 48enne, un provvedimento di sospensione degli arresti domiciliari e contestuale restrizione presso la casa circondariale di Foggia, provvedimento emesso dalla Corte di Appello di Bari.
Il provvedimento è scaturito da una segnalazione fatta dal commissariato, in quanto il 48enne - sottoposto al regime degli arresti domiciliari - non è stato trovato presso la sua abitazione nel corso di un controllo di polizia.
Del Bravo, lo ricordiamo, era stato arrestato il 12 giugno del 2014, in concorso con un cittadino albanese, dagli agenti del commissariato di Manfredonia e della Squadra Mobile di Foggia, sorpreso alla guida di un motoscafo in acque internazionali, mentre trasportava 1080 Kg di marjuana, ed era diretto verso la baia San Felice di Vieste.
Dopo l’arresto in flagranza, l’uomo era stato processato e ristretto presso la casa circondariale di Foggia per due anni, al termine dei quali gli erano stati concessi gli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Manfredonia.
L’arresto del Del Bravo rientrava in una più vasta indagine portata a termine dalla polizia, il 1° febbraio di quest’anno, con l’operazione denominata ‘Coast to Coast’, che ha portato all’arresto di 13 persone, con l’accusa di far parte di un sodalizio italo-albanese dedito all’importazione di ingenti quantitativi di stupefacente dall’Albania.
