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Cronaca Apricena

“Tuo figlio mi deve dei soldi”, donna si rifiuta e lui le incendia l’auto: arrestato

Nardella Nazario, classe 1969, è stato arrestato dai carabinieri per tentata estorsione ed incendio nei confronti di una donna di Apricena. Sosteneva di avanzare soldi dal figlio per una partita di droga

Termina con un’ordinanza di custodia in cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Foggia nei confronti di Nazario Nardella, classe 1969, l’incubo vissuto da una donna di Apricena.

GLI AGGIORNAMENTI E L'ASSOLUZIONE

I FATTI. Il 23 ottobre del 2014 viene fatta saltare in aria l’auto di proprietà della donna, che inizialmente riferiva di non nutrire alcun sospetto e di non aver mai ricevuto minacce. Rassicurata dai carabinieri e convinta a raccontare la verità, confermava di essere preoccupata e convinta che l’incendio della sua autovettura non fosse altro che l’ultima di una serie di minacce e richieste estorsive ricevute da parte del Nardella.

LE MINACCE. La donna raccontava, infatti, che la sera precedente al danneggiamento dell’auto, l’arrestato si era presentato sotto la sua abitazione aggredendola verbalmente, intimandole di consegnargli una somma di denaro relativa ad una partita di droga che l’uomo avrebbe venduto al figlio. In quella circostanza, alla risposta della donna, che replicava di non sapere di cosa stesse parlando, l’uomo dava in escandescenza minacciandola di morte. Dopo essersi allontanato, il 45enne ritornava qualche ora dopo rinnovando le richieste e minacciandola che diversamente avrebbe incendiato la sua macchina.

L’INCENDIO. Detto, fatto. Nel cuore della notte la vittima – dopo aver udito degli strani rumori – si affacciava alla finestra e sorprendeva il Nardella mentre posizionava qualcosa sotto l’auto e darsi a precipitosa fuga. Pochi secondi dopo, due forti esplosioni e la macchina avvolta completamente dalle fiamme.

LE INDAGINI. Giunti sul posto effettuavano un accurato sopralluogo e rinvenivano poco distante dall’auto in fiamme, lo spoiler di un Audi A2. Immediati accertamenti consentivano di verificare che il Nardella aveva proprio in uso un veicolo dello stesso modello, riscontrando successivamente che la macchina dell’uomo risultava priva dell’accessorio rinvenuto sul luogo dell’incendio.

L’ARRESTO. Sulla scorta delle prove raccolte, l’Autorità Giudiziaria emetteva l’odierno provvedimento notificato nel carcere di Foggia, dove Nazario Nardella si trovava già ristretto a seguito di analoghe vicende.

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