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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Fa sesso con prostituta e la rapina, poi corre in obitorio a piangere parente morto

Gli agenti della squadra mobile hanno arrestato Antonio Portante, 23enne di Foggia. L'uomo dovrà rispondere di rapina ma anche resistenza, oltraggio, violenza e lesioni a pubblico ufficiale

Ha agganciato una prostituta ferma sul ciglio della strada, lungo la statale 16, e ha chiesto ed ottenuto un rapporto sessuale per la cifra pattuita: 20 euro. Prima di andar via, però, ha avuto un ripensamento: “Dammi i soldi”, le ha urlato contro, strattonando e picchiando la donna per strapparle via la banconota appena consegnata. Poi dileguato a bordo del suo Nissan Qashqai nero diretto in ospedale, per raggiungere la famiglia in obitorio, colpita da un grave lutto.

E’ quanto accaduto ieri a Foggia, secondo la ricostruzione della polizia, incaricata delle indagini sull’accaduto. Antonio Portante, 23enne foggiano, pensava di averla fatta franca o comunque di avere un alibi di ferro (la sua presenza in obitorio). Non immaginava, infatti, che la prostituta con la quale si era appena appartato - una 24enne di nazionalità rumena - dopo essere stata rapinata fosse riuscita ad annotare sul proprio cellulare il numero di targa e di fornirlo immediatamente alla polizia, insieme ad una precisa e puntuale descrizione del suo aggressore.

Elementi che hanno portato gli agenti della squadra mobile di Foggia dritti dritti al “Riuniti” dove l’uomo è stato raggiunto e prelevato sotto lo sguardo attonito dei parenti. Portante, 23enne con precedenti specifici, è ora in carcere con l'accusa di rapina ma anche di resistenza, oltraggio, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Lo stesso, infatti, mentre veniva accompagnato negli uffici della questura ha assestato una “testata” sul viso di un agente sperando di riuscire a guadagnarsi la fuga.

Tentativo fallito solo per la prontezza del poliziotto, che però ha rimediato una ferita lacero contusa ad un sopracciglio con prognosi di almeno 7 giorni. L’accaduto è stato poi ricostruito grazie alle dichiarazioni della vittima, nonostante il presunto aggressore continui a negare ogni addebito. La donna ha dichiarato di essere stata aggredita, rapinata e scaraventata fuori dall’abitacolo del Suv e ha riconosciuto il suo aggressore tra le foto segnaletiche mostrate in questura. Portante infatti, fu già arrestato lo scorso anno per una rapina commessa a Parma ai danni di una banca.

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