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Cronaca Vieste

Vieste, linguaggio in codice per rifornire le piazze dello spaccio: arrestati i Notarangelo

I carabinieri hanno eseguito tre arresti per droga e armi nei confronti di altrettanti soggetti viestani, due dei quali figli di cugini del boss Notarangelo

Ancora un colpo, l’ennesimo, inferto materia di armi e droga, a Vieste. Nella cittadina garganica, i carabinieri hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti di Vieste, accusati a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di cocaina e porto abusivo di arma da fuoco.

Tra i soggetti coinvolti, anche i figli di due cugini del capo clan Angelo Notarangelo, assassinato nel gennaio 2015. Le indagini hanno permesso di accertare una serie di episodi di spaccio di cocaina nel gennaio del 2015: un giro di affari fiorente, calcolato nell’ordine di circa 20.000 euro al mese. Il tutto gestito, secondo i militari, dal venticinquenne Danilo Notarangelo, figlio di un cugino di Angelo, e dal trentaseienne Michele Calabrese.

Dato il quantitativo ingente, si presuppone che gli stessi rifornissero i pusher della zona. Fondamentali per le indagini sia l’attività tecnica che le intercettazioni, anche ambientali, che hanno portato permesso di monitorare le varie fasi dell’attività illecita, a partire dal linguaggio in codice utilizzato per segnalare un imminente approvvigionamento di stupefacente. “Sta figliando una scrofa”, ad esempio, era la frase-chiave per segnalare l’arrivo dei fornitori.

Nell’ambito della stessa indagine, sono poi emersi elementi anche in relazione anche al possesso di armi semiautomatiche da parte del ventottenne Bartolomeo Pio Notarangelo, anch’egli figlio di un cugino di Angelo, e di Danilo Notarangelo. Nel sottofondo delle intercettazioni, infatti, i militari hanno notato lo “scarrellamento” di armi, dettaglio avvalorato dal fatto che, nell’aprile del 2015, quest’ultimo venne arrestato perchè trovato in possesso di una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa, cane armato, colpo in canna e completa di caricatore con sette cartucce.

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