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Cronaca Apricena

"Ripulivano" auto rubate e le rivendevano come immatricolate in Germania: presa la banda che operava tra Foggia e Cremona

L'esito dell'Operazione Recycling della Polizia Stradale di Cremona, che ha portato all'arresto di tre persone per riciclaggio, falso e truffa in concorso

Dovranno rispondere delle accuse di riciclaggio, falso e truffa in concorso. Sono i tre soggetti arrestati dalla polizia stradale di Cremona, che insieme ai colleghi di Reggio hanno stanato la banda attiva tra Cremona e Foggia, e specializzata a "ripulire" autovetture rubate re-immettendole nei circuiti di vendita dell'usato.

Nella giornata di ieri, la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Cremona Elisa Mombelli nei confronti di Simone Ascenso di 47 anni, David Maiorana di 42, entrambi di Reggio Emilia, e Vincenzo Salvatore, 51 anni, di Apricena. Le indagini svolte hanno permesso di fare luce su una serie di vendite di auto sospette, ovvero veicoli rubati ma rivenduti con documenti falsi, in diverse regioni d'Italia. 

Nel dettaglio, il gruppo "punzonava" il numero di telaio delle autovetture di provenienza illecita, rendendolo illeggibile e poi creava ad arte la documentazione necessaria per la loro fittizia importazione e successiva immatricolazione nel nostro Paese. L'indagine è partita dalla polizia stradale di Cremona, analizzando le immatricolazioni di veicoli importati dalla Germania.

Così è emerso che i tre, attraverso una documentazione contraffatta, hanno simulato l'importazione dall’estero di tre auto - una Fiat 500 L,  una Land Rover Evoque e un camper Fiat Ducato Mc Louis -  che in realtà erano provento di furto in Italia e poi "ripuliti" e rivenduti su siti internet specializzati. L'operazione è battezzata "Recycling"; tutti in buona fede gli acquirenti. Indagini in corso per risalire all'identità di eventuali complici del gruppo e di altre auto vendute dalla banda.

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