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Cronaca Torremaggiore

Provano ad estorcere 45mila euro ad agricoltore, con calci e pugni: arrestati

E' quanto scoperto dai carabinieri di Lucera, che per il fatto hanno arrestato tre soggetti di Torremaggiore: il presunto mandante e i suoi due sodali

Dovranno rispondere di tentata estorsione aggravata e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. Si tratta di tre persone di Torremaggiore - di 56, 45 e 31 anni, il primo in carcere mentre gli altri due in regime di arresti domiciliari - arrestate dai carabinieri della compagnia di Lucera che hanno eseguito l'ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica.

Il provvedimento cautelare è scaturito dall’attività di indagine svolta dai carabinieri delle stazioni di Casalnuovo Monterotaro e Castelnuovo della Daunia a seguito di un'aggressione patita nell’agosto scorso da un agricoltore del luogo. In particolare, in quell’occasione, la vittima è stata raggiunta nella propria abitazione da due soggetti sconosciuti a bordo di un’autovettura i quali, avvicinandosi, gli hanno chiesto con tono minaccioso di saldare un debito per una fornitura di carburanti ammontante a circa 45.000 euro. Credito vantato da un commerciante di Torremaggiore.

Nella circostanza la vittima, mentre provava a spiegare le proprie ragioni, è stata improvvisamente aggredita con calci e pugni, e colpita al capo con il calcio di una pistola. Sotto la minaccia dell’arma i due gli hanno nuovamente intimato di saldare il debito, prospettando conseguenze ancor peggiori per la sua incolumità. Abbandonando il luogo, i soggetti hanno anche esploso un colpo di pistola in aria, a scopo intimidatorio. La vittima, invece, ha riportato lesioni tali da richiedere le cure da parte del personale sanitario.

Le immediate indagini avviate dai militari che hanno raccolto la denuncia della vittima, hanno consentito -  attraverso la raccolta di informazioni ed alcune preziose testimonianze - di ricostruire compiutamente l'intera vicenda e di identificare i presunti aggressori nonché il mandante della spedizione punitiva, 

Quest’ultimo, un mese prima l’accaduto, aveva già inviato i due per riferire alla vittima di pagarlo integralmente ed in contanti altrimenti ci sarebbero state gravi conseguenze. I gravi indizi di colpevolezza raccolti dai carabinieri hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di emettere i provvedimenti restrittivi. 

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