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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Candelaro / Via Antonio Mendolicchio

Una birra vinta alle carte e non pagata: risolto il mistero della sparatoria al Candelaro

Il 4 giugno due auto in corsa si sono affrontate a pistolettate in via Mendolicchio. Sono stati arrestati Claudio Russo di 44 anni, Giuseppe Rondinella di 33, Pietro Russo di 26 e Ciro Di Canio di 54 anni

Un “regolamento di conti” per un birra vinta al gioco delle carte e non pagata. E’ questo il fattore scatenante della sparatoria registrata in strada, alle 15 dello scorso 24 giugno, al Rione Candelaro, a Foggia. Nove colpi di pistola esplosi in strada, tra due auto in corsa - una Fiat Marea e una Fiat Stilo – che si inseguite per le vie del popoloso quartiere sotto una pioggia di proiettili. Insomma, una scena da far-west che solo per un caso fortuito non ha provocato vittime.

E’ quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile di Foggia che, per il fatto, hanno arrestato a vario titolo quattro soggetti, tutti pregiudicati foggiani: si tratta di Claudio Russo di 44 anni, Giuseppe Rondinella di 33, Pietro Russo di 26 e Ciro Di Canio di 54 anni. Per i primi tre è stata disposta la misura cautelare in carcere, per Di Canio gli arresti domiciliari (risponde di detenzione e porto abusivo di una pistola calibro 7,65). Per un quinto uomo - Carlo Briglia, inizialmente ritenuto l’obiettivo della sparatoria - non è scattata alcuna misura cautelare.

La vicenda è iniziata la sera del 23 giugno in un circolo privato al Rione Biccari. E’ qui che si è svolta la partita a carte, al termine della quale non è stato onorato il debito: una birra ai vincitori. Così sono volati insulti e minacce, inizialmente cadute nel vuoto. La vicenda è stata poi riaperta la mattina seguente, con la “spedizione punitiva” ad opera di Claudio Russo e dei parenti Pietro Russo e Giuseppe Rondinella sotto casa di Di Canio. Questa volta, i tre sono passati dalle parole ai fatti, e alle minacce si sono aggiunti anche i ceffoni. Ultimo atto della vicenda sono state le pistolettate in via Mendolicchio e strade limitrofe.

FOTO | Sparatoria al Candelaro, pistolettate per una birra: gli arresti

Non si è trattato di un “duello”, ma di una imboscata: Di Canio era in auto con Briglia, a bordo della Fiat Stilo di quest’ultimo, quando è stato raggiunto dalla Marea con gli altri tre soggetti a bordo. E’ partito il fuoco, poi gli speronamenti; Di Canio ha estratto la pistola e ha risposto al fuoco con almeno due colpi di pistola che hanno ferito ai polpacci Rondinella (il 33enne si è poi fatto medicare al pronto soccorso fingendosi un passante colpito da un proiettile vagante). Anche Di Canio è rimasto ferito di striscio ad una gamba, ma ha preferito non farsi medicare dai medici del nosocomio.

Nel frattempo, Briglia e Di Canio hanno tamponato e danneggiato altri due mezzi parcheggiati in strada (un suv e un furgoncino). Immediate le indagini della polizia che non ha potuto fare affidamento né su testimonianze dirette, né sulle immagini di telecamere presenti in zona. Recuperate le auto coinvolte nel far-west cittadino: mentre la Stilo presentava chiari i fori dei proiettili ricevuti (tutti ad altezza delle portiere), la Fiat Marea è stata recuperata parzialmente sforacchiata in un autoparco dove era stata appena compattata per cancellare ogni traccia.

Candelaro, sparatoria in via Mendolicchio: le foto di R. D'Agostino

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