Spaccio della ‘movida’ di San Severo. Blitz dei carabinieri in un appartamento in pieno centro storico, dove tre giovani pusher avevano allestito una vera e propria ‘boutique’ dello spaccio, con tanto di bancone e stupefacenti in vista.

E’ il bilancio dell’attività messa a segno nel fine settimana appena trascorso, a San Severo: “In questo periodo di riapertura dei locali e della movida estiva, è stato inferto un duro colpo a una piazzaforte dello spaccio”, spiegano i militari. Nel dettaglio, i carabinieri di San Severo e i ‘Cacciatori’ hanno effettuato un controllo presso uno stabile del centro storico, sul quale erano pervenute diverse segnalazioni di giovani che, verosimilmente, vi si recavano per acquistare stupefacenti.

Tutto il dispositivo ha operato una rapida perquisizione all’interno di un appartamento, nel quale sono stati sorpresi tre soggetti - un 35enne, un 21enne e un 19enne - che avevano allestito una vera e propria distribuzione organizzata di droga. Infatti, gli stessi avevano predisposto un tavolo come se fosse un piccolo bancone, dei recipienti per tenere in vista gli stupefacenti da vendere e addirittura un contenitore per i soldi in moneta per dare il resto.

L’irruzione dei militari ha praticamente ‘gelato’ i tre, che non hanno avuto alcuno spazio per reagire e darsi alla fuga; infatti, sono stati immediatamente bloccati e arrestati per detenzione ai fini spaccio. Nella circostanza, sono state recuperate 101 dosi di marijuana, per un peso complessivo di 62 grammi, confezionate in piccole bustine di cellophane, 5 grammi di cocaina confezionata nello stesso modo, bilancini di precisione, macchine elettriche per il sottovuoto degli involucri, coltelli e materiale per il confezionamento, nonché la somma contante di euro circa.

Tutto il materiale sequestrato ha evidenziato senza ombra di dubbio, sia per il numero delle dosi che per la somma contante, che l’attività illecita messa in piedi dai tre pusher era particolarmente redditizia e costante. Gli arrestati, al termine degli accertamenti successivi e su disposizione della procura di Foggia, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. Nel corso dell’udienza, celebratasi il giorno dopo, il giudice, valutati i gravissimi elementi di reato a carico dei tre, ha convalidato l’arresto.