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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Arrestate le "mele marce" della polizia foggiana: le dichiarazioni di De Castris e Silvis

Il punto del procuratore capo di Foggia, Leonardo Leone De Castris, e del questore Pienicola Silvis sulla delicata operazione che ha portato all'arresto di tre poliziotti accusati a vario titolo di corruzione, peculato e falso

Una vicenda che, seppur grave, non sminuisce il prestigio e il valore della polizia, ma che al contrario lo accresce. Così il procuratore capo di Foggia, Leonardo Leone De Castris: “Quando l’apparato-Stato e le istituzioni hanno la forza e il coraggio per guardarsi dentro e scorgere la presenza di ‘mele marce’ (adesso si aprirà la vicenda giudiziaria e vedremo che l’impostazione accusatorio reggerà al vaglio del giudice) vuol dire che siamo in presenza di meccanismi di verifica, controllo e resistenza che consentono all’organo di funzionare bene”.

Il riferimento del procuratore De Castris è all’operazione di polizia cha ha portato all’arresto di tre poliziotti e di una guardia giurata (ancora ricercata) accusati a vario titolo di peculato, corruzione, falso, intercettazioni abusive e accesso abusivo ai database del Ministero. “L’impegno e l’attenzione sulla Pubblica Amministrazione è fondamentale. Soprattutto in un posto come questo - la provincia di Foggia - esposto a forme di criminalità organizzata aggressiva e invasiva. Non si può chiedere alla popolazione di collaborare con la giustizia e non delinquere se non si assicura controllo su chi deve far rispettare per primo la Legge. Allora collaborate: se siete a conoscenza di situazione del genere, parlatecene. Non si sconfigge la criminalità se non assicuriamo il controllo sulla Pubblica Amministrazione”.

Dello stesso avviso, a margine della conferenza stampa, anche il questore della provincia di Foggia, Piernicola Silvis: “Questa indagine è nata da input prevenienti dall’esterno e che ci hanno portato a confrontarci con colleghi della polizia di stato che avevano messo su, sostanzialmente, una agenzia di investigazioni parallela. Ma in questa vicenda abbiamo deciso di metterci la faccia: è fondamentale fare pulizia dentro le forze dell’ordine e dare un segnale di speranza alla cittadinanza: noi ci siamo, e siamo pronti a guardare all’interno e mettere in discussione tutte le organizzazioni pubbliche e non pubbliche”

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