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Cronaca Vieste

Pestano a sangue vicino: “Sparisci e lasciaci la proprietà”. Tre arresti a Vieste

Domenico Rotunno di anni 34, Claudio Iannoli di 38 e Giacomo Egizi di 45 sono stati arrestati per tentata estorsione, rapina e lesioni gravi

Si sono concluse con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura, le indagini sull’aggressione avvenuta a Vieste il 3 novembre del 2013 quando un 42enne si era presentato presso la locale tenenza con il volto tumefatto, ricoperto di sangue e in evidente stato di choc, asserendo di essere stato aggredito in località ‘Tomarosso’ da quattro uomini armati di bastoni.

Domenico Rotunno di anni 34, Claudio Iannoli di 38 e Giacomo Egizi di 45 sono ritenuti responsabili in concorso tra loro dei reati di tentata estorsione, rapina e lesioni gravi con l’aggravante di aver commesso il fatto in gruppo e con l’uso delle armi. Ricoverata all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, il malcapitato se la cavò con venti giorni di prognosi.

Nonostante le poche informazioni fornite dalla vittima, i carabinieri indirizzavano le indagini su un soggetto del luogo, Domenico Rotunno, poiché nei mesi precedenti erano dovuti intervenire più volte a causa di accesi diverbi tra lui e il denunciante, che lamentava il tentativo di Rotunno di impossessarsi della sua proprietà, un terreno adiacente al suo.

In un’occasione il trentaquattrenne aveva occupato la casa rurale del suo vicino, introducendosi all’interno unitamente alla moglie e cambiando la serratura della porta d’ingresso. Gli uomini in divisa accertavano, inoltre, l’assidua frequentazione tra lo stesso, Iannoli ed Egizi, ai quali il Rotunno era altresì legato da legami di parentela e che risultavano avere caratteristiche somatiche molto simili a quelle indicate dalla vittima, che comunque, terrorizzata per quanto accaduto, non si mostrava molto propensa a collaborare.

I sospetti trovavano pieno riscontro nel riconoscimento fotografico effettuato dalla vittima, che trovava il coraggio di denunciare il feroce agguato subito di sera, mentre era intento a ripulire dalle erbacce dal suo terreno. Gli arrestati si sarebbero avvicinati e con fare minaccioso lo avrebbero accerchiato armati di bastoni.

I quattro individui gli si sarebbero scagliati contro, iniziando a colpirlo violentemente con calci, pugni e bastonate, dopo che la vittima, intuendo il pericolo, li avrebbe messi in guardia sostenendo che avrebbe allertato il 112. Durante il pestaggio gli aggressori sottraevano dalle mani del malcapitato il cellulare, estraendone la SIM Card.

Gli aggressori, prima di andar via, avrebbero intimato alla vittima di sparire da quel posto e di lasciare la sua proprietà, minacciandolo ripetutamente di morte. A seguito dell’emissione del provvedimento restrittivo i tre aggressori venivano rintracciati dai carabinieri della compagnia di Vico del Gargano presso le rispettive abitazioni ed associati al carcere di Foggia.

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