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Cronaca

Senza corrente, bagno e cucina: così madre e fratello volevano cacciarla di casa

Una realtà di disagio, di vessazioni e negazioni, con le quali da anni era costretta a vivere, da anni, una donna di 49 anni, foggiana. Per il fatto, la polizia ha arrestato il fratello della vittima, un pregiudicato di 36 anni

Una storia di disagio e violenze, sia psicologiche che fisiche; una realtà difficile, di vessazioni e negazioni, con le quali da anni era costretta a vivere, da anni, una donna di 49 anni, foggiana. E’ quanto scoperto dagli agenti della III Sezione (reati contro la persona, minori e reati sessuali) della squadra mobile di Foggia che, per il fatto, hanno arrestato - in esecuzione di ordinanza di misura cautelare in carcere - il fratello della donna, un 36enne già pregiudicato.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, l’uomo - in concorso con la madre ottantenne - ha posto in essere, negli anni, tutta una serie di stratagemmi per rendere la convivenza a tre (madre, fratello e sorella-vittima) impossibile. E costringere quindi la donna ad abbandonare il tetto di famiglia. Innumerevoli gli episodi denunciati dalla vittima, che col passare del tempo diventavano sempre più gravi. Oltre alle lesioni fisiche (repertate anche dai sanitari del Pronto Soccorso, come un pugno alla testa e un calcio nel fianco), erano le violenze psicologiche a pesare maggiormente nel quotidiano della malcapitata. 

La stessa era interdetta all’uso della cucina e del bagno di casa, entrambe stanze chiuse a chiave. Pertanto, era costretta ad arrangiarsi come poteva sia per mangiare che per le sue esigenze fisiologiche. La maggior parte della giornata la trascorreva in strada, perché la sua presenza in casa era considerata un “peso”, al punto tale da averle staccato la corrente nella sua camera. A scatenare l’incredibile astio di mamma e figlio nei confronti della donna, non c’era nessun motivo specifico. Solo l’ingiustificata volontà di restare soli in casa. Dopo le indagini della polizia, l’uomo è stato arrestato per i reati di maltrattamenti, lesioni e violenza privata, in concorso con l’anziana madre. I due, precisano gli inquirenti, sono in cura presso il Centro di Igiene Mentale.

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