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Cronaca

Riempiono di botte prostitute: una è incinta, ma la trascinano nella brace del falò

La furia degli aggressori non si è fermata neanche quando una delle due ha detto di essere incinta. Gli arrestati, Vittorio Zingaro e Matteo Dedda, l'hanno trascinata nella brace del falò acceso a bordo strada

Un’altra pagina triste, di degrado e delinquenza, è stata raccontata questa mattina dai carabinieri del comando provinciale di Foggia nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la caserma di via Alfredo Guglielmi.

Teatro della vicenda la Statale 16, nei pressi del deposito della TNT, dove quattro ragazzi foggiani, di cui due ancora in corso di identificazione, mentre transitavano a bordo di un’auto con targa straniera, hanno notato due prostitute romene, si sono fermati e le hanno aggredite con spranghe di ferro, piedi di porco e bastoni.

Per tentare di fermare la furia degli aggressori, le due giovani prostitute, di 21 e 22 anni, hanno consegnato spontaneamente il denaro guadagnato fino a quel momento, poco più di 100 euro. Ma ciò non è bastato. Anzi. I ragazzi non si sarebbero fermati nemmeno quando una delle due vittime ha urlato loro di essere incinta al quinto mese di gravidanza, trascindola nella brace del falò acceso a bordo strada.

Fortunatamente, però, un automobilista ha allertato il 112 attivando le numerose pattuglie presenti in città per il servizio a largo raggio. L’immediato intervento dei militari dell’Arma ha consentito di bloccare due degli aggressori, Matteo Dedda e Vittorio Zingaro, entrambi 24enni, mentre fuggivano a piedi lungo la statale.

Le giovani vittime, medicate al pronto soccorso degli Ospedali Riuniti, se la sono cavata con diverse contusioni ed escoriazioni al volto, al torace ed agli arti superiori. Gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Foggia.

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