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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Cerignola

Rapine in aree di servizio, esercizi commerciali e uffici postali: presa banda

Cinque cerignolani sono accusati delle rapine messe a segno tra Cerignola e Canosa. L’operazione delle Polstrade di Puglia, Foggia e Bari

Gli agenti della Polizia di Stato e delle polstrade di Bari e Foggia questa mattina hanno eseguito cinque misure cautelari – quattro in carcere e una ai domiciliari - disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trani su richiesta della Procura della Repubblica della stessa città.

Le persone sono indagate per aver commesso alcune rapine e averne tentate altre. Del gruppo facevano cinque cerignolani, incubo del personale delle aree di servizio e di esercizi pubblici tra Canosa e Cerignola.  

Le indagini, svolte dalla squadra di P.G. del Compartimento Polstrada Puglia, dalla sezione Polstrada di Foggia e dalla sottosezione Polizia Autostradale di Bari, sono partite a settembre dopo un colpo messo a segno presso l’area di servizio Canne Sud e dopo alcune rapine commesse a luglio e agosto nei confronti dei distributori di carburante ed esercizi commerciali interni alle aree di servizio delle autostrade

Individuati, i rapinatori venivano monitorati nel corso di una breve ma intensa attività di indagine, mediante appostamenti, pedinamenti, intercettazioni, visione di telecamere ed analisi dei flussi dei tabulati telefonici.

In particolare, al gruppo vengono contestati i seguenti reati: una rapina aggravata nei confronti di un distributore carburanti e all’esercizio commerciale collegato dell’area di servizio dell’autostrada A14 Canne Sud del 4 settembre, la tentata rapina di una tabaccheria a Cerignola e le rapine consumate presso il supermercato G.M. e presso l’esercizio commerciale Euronics di Cerignola il 21 dello stesso mese. In più sono accusati della tentata rapina dell’8 ottobre presso l’ufficio postale centrale di Cerignola, di essere gli autori dei furti aggravati di sei autovetture utilizzate durante le rapine.

Nel corso dell’attività di polizia sono state inoltre sventate delle rapine in fase di preparazione. Agli indagati sono stati contestati la detenzione ed il porto abusivo di arma comune da fuoco, mentre, a uno degli arrestati, l’evasione dagli arresti domiciliari cui era stato sottoposto. Il bottino dei colpi variava da poche centinaia di euro sino a bottini di duemila euro. I rapinatori non esitavano a ricorrere a modi violenti, coperti da guanti e passamontagna, e armati di coltelli, mazze e pistole.

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